FIO-JUV, Tutto fuorché una partita come le altre
Da sempre è "La" partita. Fiorentina-Juventus è molto di più di una semplice partita, e non ce ne vogliano coloro che, invece, vorrebbero viverla come le altre. Non c'interessa nemmeno troppo il provincialismo del quale probabilmente potremmo essere accusati. Francamente, anno dopo anno, ci pare davvero impossibile far finta che affrontare i bianconeri sia un impegno come gli altri. No, non lo è, non lo è mai stato, non lo sarà mai.
E se rispetto agli anni di prandelliana memoria la sfida è tornata ad essere particolarmente sentita, è indubbio per questa edizione la rivalità sia ancora più accesa. Soltanto a livello di risultato (e di prestazione) ci sarebbe infatti da riscattare una notte da incubo, nella quale i viola vennero umiliati sul terreno di gioco sotto una cinquina di reti che fa ancora male ricordare. E come dimenticare il continuo braccio di ferro sul mercato con i bianconeri prima disposti a tutto per Jovetic e poi persino pronti a mettere i bastoni tra le ruote dei viola per arrivare a Berbatov?
Vicende che si mischiano, negli ultimi giorni, anche con i botta e risposta tra l'ex patron viola Diego Della Valle e la famiglia a capo della FIAT, quasi in un amarcord di riferimenti "metalmeccanici" in stile Pontello. Insomma, come se non bastassero le motivazioni "storiche" per martedì Firenze avrà almeno un paio di motivi in più per provare a battere la "Vecchia Signora".
Riprendersi la faccia dopo lo 0-5 dell'anno scorso e dimostrare che si può sognare anche senza Berbatov. Senza contare la voglia di lasciare a Conte un brutto ricordo della partita (soprattutto se vista dalla tribuna) e, perchè no, anche di essere i primi a interrompere la pazzesca striscia di risultati utili consecutivi collezionati dai bianconeri. Una vera e propria impresa da compiere, però, con il sostegno di uno stadio pieno e caldissimo. Del resto, comunque la si veda, quella di martedì è tutto fuorchè una partita come le altre.