DIPENDERE DAL GOL

12.02.2017 00:00 di  Dimitri Conti   vedi letture
DIPENDERE DAL GOL
© foto di Federico Gaetano

Torna a segnare, e anche a sorridere, Khouma Babacar. Sul senegalese si era posata una buona parte delle critiche cittadine che hanno accompagnato la Fiorentina nell'intermezzo tra la disfatta di Roma e la partita, poi vinta, contro l'Udinese. Erano state soprattutto le parole di Sousa dopo la disfatta capitolina a scatenare le ire nei confronti del centravanti senegalese. Quel "è stata una delle migliori partite da quando ci sono io" era stato mal digerito dalla piazza, che aveva messo nel mirino sia il mister portoghese che lo stesso Babacar. Ma poi c'è il campo, che ha visto Babacar riconfermato titolare, vista la condizione ancora approssimativa di Kalinic, e il numero 30 della Fiorentina gonfiare la rete del Franchi, grazie anche a una deviazione sfortunata di Samir.

Al minuto sessantasette è arrivato anche l'applauso convinto dello stadio, che ha salutato con calore l'uscita dal campo di Babacar, che stava lasciando il posto a Kalinic. A fine partita il senegalese, intervistato direttamente dal prato del Franchi, è sembrato piuttosto sereno, e allo stesso tempo motivato a fare sempre meglio. "Devo migliorare in tutto: cattiveria e corsa, per aiutare la squadra", ha detto Babacar, ricordando poi su cosa si fondi la dura vita della punta: "Se fai gol sei il bomber se non lo fai... Questo è il nostro mestiere". Ed è così, seppure non sia tutto. Ma almeno per stasera, e fino al prossimo impegno, per Babacar le polemiche e i mugugni saranno soltanto un pensiero lontano. Grazie a un tiro sporco che, dettaglio tutt'altro che insignificante, ha però gonfiato la rete. Perché la vita di un centravanti è così: si misura anche a suon di gol. Una dipendenza con la quale ciascun attaccante deve fare i conti.