DAI FISCHI AL SOGNO EUROPEO
Le situazioni da “dentro o fuori” fanno di per se venire un po’ d’ansia. Figuriamoci quando poi si giocano i 90 minuti dai quali dipende l’esito di un intero anno calcistico! I tifosi lo hanno capito molto bene, visto che si sono ritrovati per accompagnare calorosamente la Fiorentina al suo ritiro pre partita. Siamo certi che i calciatori avranno fatto dei bei sogni, cullati dall’amore dei loro sostenitori. Se di sogni si deve parlare, quello della finale di Europa League, è rimasto quello più importante, e forse anche l’unico prestigioso vista la classifica del campionato, al quale la nostra squadra può ambire. Ultimamente abbiamo avuto dei brutti incubi che non sono svaniti la mattina: l’eliminazione dalla Coppa Italia e le ultime sconfitte contro Napoli e Verona, hanno lasciato strascichi pesanti e decisamente uggiosi.
Stasera abbiamo l’opportunità di tornare a sorridere, anche se il cammino verso Varsavia è ancora impegnativo. Ritroveremo i nostri big, le nostre sicurezze, gli uomini che ci hanno concesso di arrivare a giocarci il passaggio alle semifinali. Sono riposati, vista la vacanza concessa loro lunedì ed avranno, sicuramente, studiato bene l’avversario ucraino. Confidiamo in tutti ma soprattutto in Gomez che, a causa del nuovo infortunio di Babacar, rimane l’unico titolarissimo attaccante. E’ l’uomo più esperto del palcoscenico internazionale e deve aiutare la Viola a calcarlo da protagonista. Alla nostra squadra vanno bene due risultati, ma la lezione Juventus deve servire da esempio per non commettere errori che costerebbero, a questo punto, veramente cari.
Confidiamo che Mister Montella abbia motivato bene il gruppo e possa, come successo a Kiev, esultare per il risultato finale. Anche lui sembra un po’ “confuso” e allentare la tensione farà bene a tutti perché da quello che succederà d’ora in avanti potrebbe dipendere il suo futuro.
Il finale della partita contro il Verona è stato antipatico, oltre che per il risultato, per i fischi piovuti dagli spalti. Montella ha ribadito di non averli accettati e difende i suoi a spada tratta, come è giusto che sia e proprio la manifestazione d’affetto di ieri sera speriamo abbia cancellato le incomprensioni e spronato il gruppo a fare e dare il meglio.
L’unico fischio che ora aspettiamo è quello finale dell’incontro di stasera che ci possa consegnare il proseguimento del sogno europeo.
La Signora in viola