BOLATTI, Tutto sul primo giorno fiorentino
Quattro anni in viola con un’opzione per la quinta stagione. Mario «El Gringo» Ariel Bolatti è ufficialmente un giocatore della Fiorentina, come conferma il comunicato della società gigliata apparso in tarda serata di ieri l’altro sul proprio media. Arrivato a Peretola nel primo pomeriggio di ieri, partenza alle 18 di due giorni fa da Buenos Aires con scalo a Parigi, il giocatore ha effettuato le visite mediche. Considerato dagli addetti ai lavori un giocatore molto simile a Vieira per fisico e stile di gioco, per il fioretto con cui giostra i palloni e per la spada con la quale cura senza mezzi termini le sortite avversarie, oggi alle 10.30 sarà presentato ufficialmente nella sala stampa dello stadio «Artemio Franchi». Centonovanta centimetri si sono fatti notare anche all’aeroporto fiorentino, dove Bolatti, chioma bionda ed occhi chiari, da qui il soprannome «Gringo», lo «straniero», è arrivato con due valigie, abbastanza provato dopo il lungo viaggio che lo ha portato sino a Firenze dalla terra natia.
E PROPRIO lì, pochi attimi prima di imbarcarsi per l’Italia, ha salutato i cronisti argentini di TyC Sport. «Spero che in Italia vada tutto per il meglio. C’è stata anche una trattativa con il Boca - confessa il giocatore, evidenziando così che i rumors che lo volevano nella lista dei desideri del club guidato da Basile corrispondevano a verità - ma non è stato trovato un accordo economico». Quello che invece è arrivato con la Fiorentina. «In viola voglio far bene, anche perché voglio andare in Sudafrica, conquistandomi una maglia per i prossimi mondiali». E se ci andrà, gran parte del merito sarà suo: chiedere a Diego Armando Maradona, per conferma. Probabile che il ct debba ancora riprendersi dalle esultanze sfrenate che sono arrivate dopo il gol vittoria, pass per il Mondiale, di Bolatti contro l’Uruguay nelle qualificazioni. Il Sudafrica, però, può aspettare: oggi è il giorno di Bolatti. Finalmente.