VIOLA, Cosa va e cosa non va in Champions
Fonte: goal.com
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca
COSA VA - L'elenco è piuttosto corposo, a noi piace sottolineare alcuni aspetti salienti. Ad esempio l'abbondanza di soluzioni offensive: Gilardino, Mutu, Jovetic, Vargas: qualcuno che risolva la partita, lì davanti, Prandelli riesce sempre a trovarlo. Anche perchè questa squadra, finalmente, sta inziando a sfoggiare personalità e maturità da vera big. Sul piano dei singoli gli onori spettano tutti a Mutu, recupero fondamentale in vista delle prossime, decisive settimane per la stagione viola. Guai a definire in discesa il cammino in Champions, ma le premesse per arrivare agli ottavi senza grossi patemi ci sono tutte: con ogni probabilità basteranno due successi al Franchi.
COSA NON VA - Vere e proprie note dolenti non se ne registrano, fatta eccezione per una difesa parsa troppo ballerina in terra magiara: i tre goal presi dal Debrecen (non esattamente il Barça dei tempi migliori...) rappresentano a loro modo un piccolo campanello d'allarme da non sottovalutare. Per il resto va interpretata la classifica del girone: c'è chi avrebbe preferito un pari ad Anfield tra Liverpool e Lione, per altri invece è stato un bene il passo falso dei Reds, abituati a grandi recuperi nella fase a gironi. L'importante è che i viola pensino solo a fare il loro dovere, senza calcoli e tabelle di marcia: il vantaggio di essere secondi è proprio questo, si è artefici del proprio destino.