RIVERA, Sarà una notte di spettacolo

03.02.2008 07:35 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: La Nazione

Primo calciatore italiano a vincere, nel 1969, il ‘Pallone d’oro’ l’abatino di breriana memoria giocava in maniera divina, atleta gracile con piedi e testa di qualità pregiata. Nel Milan di Rocco Gianni Rivera, 64 anni, regalò spettacolo, gol, coppe e scudetti, più tribolato e importante il suo rapporto con la Nazionale. Quando smise di giocare entrò nella stanza dei bottoni milanista ma come arrivò Berlusconi dovette sloggiare: per lui nel Milan e nel mondo del calcio in genere non c’è stato più posto. Allora si buttò con successo in politica, adesso è parlamentare europeo e consigliere per le politiche sportive del comune di Roma. Ebbene Fiorentina-Milan la giochiamo, al telefono, con questa grande bandiera rossonera.
Rivera, ci fa un breve ritratto delle due squadre?

«La Fiorentina, oltre ad attuare una politica dei giovani che sarebbe da folli non condividere, gioca un calcio che diverte. Il Milan ha più classe ed è una macedonia in cui puoi trovare il quarantenne Maldini e il diciottenne Pato. Fra l’altro non so spiegarmi perché una squadra che vince la Champions abbia una classifica così brutta».
Avanti con i singoli…
«Il migliore della Fiorentina, lo so perfino io, è Mutu. Poi ci sono giovani di talento come Montolivo e Pazzini, infine c’è un Vieri che mi pare abbia ritrovato la voglia. Il Milan ha straordinari campioni, fare i nomi di Kakà e di Ronaldo, di Maldini e di Pirlo mi sembra un esercizio quasi inutile».


Non dimentica Pato che fra l’altro va in panchina?
«Pato è arrivato adesso, visto da fuori mi sembra che abbia classe e carattere per fare carriera».
Alla Fiorentina mancano Donadel e Liverani, al Milan Gattuso, Ronaldo e Inzaghi. Sta peggio il Milan?
«Direi proprio di sì. Una ruspa come Gattuso nel calcio italiano dov’è?».
Meglio Prandelli o Ancelotti?
«E chi lo sa? Io so che al ruolo dell’allenatore in Italia diamo troppa importanza, se un allenatore non fa danno è già molto. Contano i giocatori, altro che gli allenatori. Quando Trapattoni, che pure è stato uno dei più bravi, è andato a Cagliari cosa ha combinato? E comunque il bravo Prandelli, in occasione del suo dramma familiare ha dimostrato, se non altro, di avere un grande spessore umano. Ancelotti mi sembra a sua volta in gamba sia come tecnico che come uomo».
Detto tutto questo che partita e che risultato verranno fuori?
«Una bella partita perché Fiorentina e Milan giocano un calcio che non annoia. Il Milan vale di più però si gioca a Firenze e allora ci sta tutto».