CHE S'HA A PROVARE A FARE UN GOL...
E’ stato l’incitamento, non la polemica, che si è alzato ad un certo punto dalla tifoseria, nel secondo tempo della partita contro il Milan. Voleva sollecitare, oltre chiaramente alla possibilità di insaccare un gol, quella grinta, quell’impegno che la Fiorentina non ha fatto assolutamente scendere in campo contro i rossoneri. E’ da tempo che la nostra squadra è sulla gambe, molli però e non reattive e coordinate come qualche tempo fa. Sembra che i nostri uomini siano in pessime condizioni fisiche, soprattutto in coloro che sono le colonne della Viola: Borja Valero è irriconoscibile, Gonzalo Rodriguez ha perso la sicurezza che lo contraddistingueva, Cuadrado viaggia a ritmi in riserva e mettiamoci anche Neto che ieri, purtroppo a differenza delle ultime prestazioni, ha fatto un errore banale sul primo gol dei rossoneri.
Provare a fare un gol comincia ad essere un’impresa se là davanti dobbiamo contare solo su Matri. Dispiace dirlo ma è sempre più evanescente e gli errori sono banali come quelli di un ragazzino alle prime armi. Pare ridicolo anche solo ricordare che ci mancano gli attaccanti titolari e stellati, ma Matri annaspa sempre più.
Forse erano necessarie delle sostituzioni più veloci, e non quelle effettuate a pochi minuti dalla fine della partita, fatto sta che i giovani Wolski e Matos un po’ più di verve l’hanno portata. Dispiace molto vedere come non ci sia stata nessuna scossa emotiva, nessuna voglia di riagguantare il risultato, nessuno che prendesse per mano il gruppo e lo portasse alla riscossa contro una squadra ridicola come è quest’anno il Milan. La Fiorentina di qualche mese fa, si sarebbe mangiata i milanisti e ci avrebbe fatto godere.
Scoccia veramente aver risollevato il morale di Seedorf e della sua ciurma, ma soprattutto non averli umiliati per i torti subiti lo scorso anno. Siamo comunque sicuri che, noi quasi sicuramente la Champions quest’anno ce la sognamo, ma anche loro non dovranno spendere soldi per comprarsi le magliette celebrative! Ci potrà leggermente consolare il fatto di non avere altri impegni che il campionato, da qui alla finale di Coppa Italia, e l’opportunità di tirare un po’ il fiato e di riassestare le forze. Quantomeno ci sarà la certezza che corriamo meno rischi di perdere uomini: pare una tassa da pagare, visto che ogni gara perdiamo una pedina. Ieri è stata la volta di Pasqual di lasciare il campo dopo pochi minuti. Anche questo è un bel mistero! Sicuramente se istituissero un premio alla sfortuna, lo vincerebbe la squadra viola.
La Signora in viola