FINI A FV, ASTORI HA IL CARISMA CHE SERVE AI VIOLA

La Fiorentina trionfa contro i campioni d’Europa del Barcellona e abbraccia, nella stessa magica notte, i nuovi acquisti Gilberto e Astori. Spetterà proprio a quest’ultimo il difficile compito di sostituire Savic e garantire maggiore affidabilità a una retroguardia non certo impenetrabile (anche contro i blaugrana si sono viste le solite leggerezze difensive). Tante dunque le aspettative riposte dai viola in Astori, chiamato a riconfermare quanto di buono mostrato in sei anni a Cagliari dopo una parentesi poco fortunata a Roma. Per conoscere meglio il classe ’87 scuola Milan, FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva chi ha seguito da vicino i suoi primi passi in Serie A: Michele Fini, suo compagno di squadra in Sardegna nel 2008-2009 e oggi vice di mister Diego López.

Fini, Astori arrivò a Cagliari poco più che ragazzino (21 anni), ma le impressioni furono subito positive. Stupito dalla sua crescita?
“No, affatto. Arrivò in Sardegna dopo un'ottima stagione in C1 con la Cremonese e, fin dai primi mesi, si vedeva che possedeva caratteristiche interessanti, qualità che in poco tempo sono venute fuori. Mi colpì soprattutto la sua personalità, perché, pur essendo un giovane, si prendeva grandi responsabilità senza abbassare mai la testa. Solo chi è convinto dei propri mezzi può mostrare sicurezza e per un difensore la piena fiducia in se stesso è fondamentale”.

Pensa che Firenze possa essere la piazza giusta per il suo rilancio?
“Penso proprio di sì. Firenze è una piazza importante e ambiziosa, dove tanti giocatori riescono a esprimersi al meglio e trovare la maturazione calcistica. Mi aspetto quindi un grande campionato da Astori, sono sicuro che saprà ritagliarsi un ruolo da protagonista nello spogliatoio viola e anche in campo. La sua grinta sarà utile a mister Sousa, è davvero un bel colpo per la Fiorentina”.