TREGUA FINO ALLA COPPA, POI I TIFOSI PRESENTERANNO IL CONTO DEL FALLIMENTO. OLTRE AI DV ANCHE CORVINO NEL MIRINO. IL FALSO MITO DELLA SQUADRA GIOVANE. FRENATA SU DI FRANCESCO. LAFONT-RAMADANI, UN GIALLO. MA ALMENO LO STADIO LO FANNO O NO?

02.04.2019 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
TREGUA FINO ALLA COPPA, POI I TIFOSI PRESENTERANNO IL CONTO DEL FALLIMENTO. OLTRE AI DV ANCHE CORVINO NEL MIRINO. IL FALSO MITO DELLA SQUADRA GIOVANE. FRENATA SU DI FRANCESCO. LAFONT-RAMADANI, UN GIALLO. MA ALMENO LO STADIO LO FANNO O NO?

Tre anni fa quando tornò Corvino, ci parlarono di un anno di transizione dal vecchio al nuovo: e ottavo posto fu. L’anno scorso dissero che era il tempo della ricostruzione, l’allenatore cambiato, squadra svecchiata, si riparte: e ottavo posto rifu. Questa, a naso, doveva essere la stagione del rilancio, settimo posto disse Adv. E allora? Saldamente decimo, almeno per ora. Che stagione sarà, dunque, per loro signori?

Ieri in radio ho sentito Antognoni (auguri!!!) riparlare di "un anno di transizione", dunque come tre anni fa, e allora m’è venuto un dubbio: staranno mica facendo il gioco dell’oca? Possibile, probabile.  Quei tre o quattro temerari che mi seguono sfidando le ire del Palazzo, le minacce del Club della Bistecca e le balle dei Trombettieri, sanno che da tre anni sto ripetendo più o meno le solite cose e mi sono quasi venuto a noia. Però sono sincero, questa volta la realtà sta superando anche le mie previsioni. Per la squadra che è stata costruita, modesta e imperfetta, non ho mai creduto seriamente all’Europa League (al massimo mi sono sforzato di crederci), ma che il campionato fosse già finito a nove giornate dalla fine non l’avrei mai detto. Per giunta con distacchi abissali. Sette punti dalla piccola Samp e dal Toro. Addirittura dieci dall’Atalanta. Tutte società più modeste della Fiorentina dove, evidentemente, spendendo il giusto e con risorse inferiori, si fa bene calcio. E non voglio infierire parlando della Lazio che ha gli stessi parametri economici della Fiorentina e lotta da anni per la Champions. Fare o non fare bene calcio? Questo è il problema, e mi scuserà Shakespeare che (lo dico per i trombettieri), non è un direttore sportivo.

Se guardo i numeri mi deprimo, mi viene tristezza. In classifica sei punti meno dell’anno scorso, e non è finita. Cosa vuol dire? Che anche vantandosi di non vendere nessuno come ha fatto Adv l’estate scorsa, con un altro mercato sbagliato (spesi una quarantina di milioni) invece di rinforzare la squadra l’hanno indebolita. Geniale.

L’unico giocatore pronto portato a Firenze da Corvino in tre anni è Muriel e s’è visto. E meno male che l’hanno preso a gennaio, senza i suoi gol e i suoi assist che hanno portato sei-sette punti e forse più, la Fiorentina probabilmente sarebbe finita in una zona pericolosa, basta dare un’occhiata alla classifica per rendersene conto. Sono d’accordo con Giovanni Galli che di sicuro si intende di calcio più di me: si gestisce la quotidianità, non si programma. E quest’anno Pantaleo Corvino, l’uomo dei record, taglierà un altro traguardo: con lui al comando cinque anni senza Europa. Due dal 2010 al 2012 e tre per festeggiare trionfalmente il suo ritorno. Ma, incredibile, sembra saldamente in sella, deus ex machina (non è una parolaccia, lo spiego per il segretario del club della Bistecca), una macchina che evidentemente ha fuso.

Pioli mi fa tenerezza e lo dico stimandolo molto come persona. Corvino ha già deciso da un pezzo di dare tutte le colpe a lui e pare abbia convinto anche Ddv, ma a Pioli che si lamentava del trattamento, hanno detto di non fare più polemiche e lui da buon aziendalista allora continua a ripetere: "Crediamoci ancora". A cosa, bontà sua? Noi crediamo che sia una stagione fallimentare, ecco a cosa crediamo. Pioli ha fatto poco di più del banale, ma vorrei vedere un altro con questa squadra piena di prestiti, scommesse e pianticelle.

Ah, scusate. Ora la parola d’ordine per giustificarsi è dire: la squadra è giovane, ci sta una stagione così. Leggenda metropolitana.  Allora, carta d’identità alla mano, mi sono divertito. Muriel 28 anni, Pezzella 28, Mirallas 32, Hugo 28, Biraghi 27, Ceccherini 27, Laurini 30, Veretout 26, Benassi 25, Dabo 27, Simeone 23. E allora, di cosa parliamo? Anche Chiesa e Milenkovic, 22 anni, che giovani li sono veramente, sono comunque da tre anni l’italiano e da due il serbo, titolari in serie A e nazionali. Milenkovic ha giocato i mondiali. Lafont, è vero, ha soltanto venti anni, ma anche il Milan ha un portiere del ’99. E poi non l’ha ordinato nessuno di far giocare titolare un ragazzino di buone speranze e qualità indubbie, ma sempre un ragazzino. Insomma, anche con questa storia finiamola…

Il Popolo Viola è talmente deluso che sta sfiorando l’apatia, vive di composta rassegnazione. E non fatevi neppure incantare dallo stadio pieno di domenica. I ragazzi entrano gratis, le scuole sono invitate e i prezzi sono stati ribassati al punto che i biglietti in alcuni settori costano meno di quelli degli abbonati. E poi l’amore per la maglia c’è sempre, la fede incrollabile. Fino a quando? Per sempre. Ma per sempre questa situazione non durerà. La tregua andrà avanti fino al 25 aprile, anniversario della Liberazione. Speriamo nell’impresa con l’Atalanta, speriamoci tutti fortemente, il calcio è strano. Se dovesse arrivare la finale, la tregua andrà avanti ancora sperando nel colpaccio sensazionale per passare direttamente alla Gloria. In caso contrario, invece, i tifosi presenteranno il conto ai Della Valle, qualcuno dovrà spiegare quali sono i programmi futuri, per quanto tempo ancora la Fiorentina sarà condannata ad essere una provinciale. Questo non è il suo ruolo, non è la sua storia. Non lo meritano i tifosi, non lo merita Firenze.

Magari, però, i Dv hanno in testa di rilanciare, che qualcuno almeno lo dica…Questo silenzio è inquietante. Adv ieri non ha rilasciato neppure la solita intervista a sé stesso sul sito ufficiale. Silenzio. Silenzio e assenza. Mi hanno chiesto: come mai Adv non ha colto l’occasione per festeggiare Batistuta in pubblico, con i tifosi? Un momento di Grande Appartenenza. Avrà avuto da fare, ho pensato io. Poi, siccome sono un po’ maligno, ho riflettuto: stai a vedere che non si è presentato sul palco per paura dei fischi dei tifosi. Ma no, dai…non essere cosi…Sei sempre il solito maligno. Anzi, allora smentisco: non è sicuramente così…

E come sarà? E chi lo sa? Su Di Francesco ci sarebbe un rallentamento, vuoi perché se va avanti così c’è il rischio che la Roma lo richiami, ma anche perché sembra abbia chiesto di conoscere i piani viola e vuole mettere bocca sugli acquisti. Non sia mai… Vedremo se le voci di frenata sono invece solo un modo per prendere tempo.

Dimenticavo. Domenica ha debuttato Montiel, era ora, dio sia lodato. Erano mesi che lo aspettavamo dopo averlo visto crescere in Primavera. Mi sembra nato per giocare a calcio ed ho pensato felice: stavolta Corvino ha visto bene. Mi sbagliavo, mannaggia. Mi hanno detto che il ragazzino l’ha portato a Firenze il caro amico di famiglia viola Fali Ramadani per fare un dispetto al Real Madrid. Beh, comunque le amicizie contano. Contano a tal punto che anche il portierino Lafont ha mollato il vecchio, storico procuratore, per mettersi nelle mani dei suoi familiari, così dicono ufficiosamente in Fiorentina. In Francia sostengono invece che il nuovo procuratore sarà proprio Fali Ramadani. A chi credere? Probabile che per ora Ramadani resti nell’ombra, un semplice consigliere della famiglia. Lo ritroveremo, statene certi, quando la Fiorentina deciderà di fare plusvalenza con Lafont. Ci sono gli uomini della provvidenza e quelli della plusvalenza. Ramadani è uno di questi ultimi…

Pensierino della sera. Credevo fosse incauta l’idea di Diego Della Valle di querelare (o minacciare di…) i tifosi che offendono e purtroppo non mi sbagliavo. Lo striscione (Ora querelaci tutti), apparso in Fiesole domenica la dice lunghissima. In curva sono di sicuro più di cinquemila, ora la vedo dura…

A proposito di curva Fiesole chiudo con lo stadio di la da venire. L’altra sera ho ascoltato il discorso programmatico del candidato sindaco Dario Nardella e con sorpresa non ho sentito una parola sul nuovo stadio a meno che, vista l’età, non abbia capito male. Sinceramente m’è sembrato strano, un’opera così è un fiore all’occhiello. Una dimenticanza? Difficile, ma sono giorni pieni…concitati. Ci sta… Comunque mi chiedo sommessamente: non sarà mica che ritardo dopo ritardo sulla consegna del progetto definitivo, i Della Valle abbiano avuto qualche ripensamento? Spero vivamente di no, però mi piacerebbe saperlo.