MONTELLA NON CAMBIA PELLE: AVANTI COL SOLITO 4-3-2-1. CUADRADO CARTA DA SECONDO TEMPO. NON SICURA LA PRESENZA DI DELLA VALLE
Le partite ravvicinate almeno hanno un pregio: ti consentono di dimenticare subito i dolori della sconfitta. Stasera, quasi alla vigilia per la partenza per l'Ucraina, i viola affronteranno il Parma di Donadoni. Gli emiliani non sono in una bella posizione di classifica: hanno 5 punti, nati da una vittoria, due pari, altrettante sconfitte. La miseria di 5 gol fatti e 6 subiti. Insomma, non pare un avversario irresistibile e questa potrebbe essere una trappola per i viola. Le squadre di Donadoni sanno stare in campo, a prescindere dai giocatori. L'ex esterno del Milan degli Invincibili è molto preparato sul piano tattico e conosce anche le sfumature degli avversari. Montella sa tutto questo, infatti stima molto Donadoni. Per la Fiorentina non sarà serata facile.
Anche se i viola ripartiranno intanto da un punto fermo mancato per due partite: David Pizarro. Mentre un altro lo ritroveranno in panchina, pronto ad entrare in corsa a partita iniziata, Cuadrado.
Non è poco, anzi. Purtroppo non ci saranno Mario Gomez e Manuel Pasqual, quest'ultimo uscito presto a San Siro giovedì sera a causa di un guaio muscolare.
Montella ha blindato - se possibile - ulteriormente gli allenamenti. Vincenzo non vuol dare nessun vantaggio all'avversario di turno. Ha capito che la sua Fiorentina è stata studiata a lungo, l'effetto sorpresa è evaporata da tempo. Dunque, dal fortino viola non trapela quasi nulla. Par di capire che l'allenatore viola non abbia molta voglia di cambiare modulo: mediana di qualità a tre e due uomini a sostegno di Pepito Rossi.
Il trio di centrocampo dovrebbe essere formato da Pizarro in regia, assistito ai comandi da Aquilani e Borja Valero. Ambrosini, anche a Milano uno dei migliori, è possibile che sia messo fuori per riaverlo fresco a Dnipro giovedì prossimo. Il duo sulla trequarti potrebbe essere formato da Joaquin (a Milano nel primo tempo è stato formidabile) e Mati Fernandez. Ma attenzione agli arrembanti Matos e Wolsky, giovani che premono per essere presi in considerazione.
La difesa sembra un rebus: Gonzalo è quello più sicuro del posto. Alonso a sinistra dovrebbe essere la naturale alternativa a Pasqual anche se lo spagnolo, pur avendo fornito il cross dal quale è scaturito il fallo da rigore su Joaquin, non ha fatto altro. Per adesso il volenteroso terzino-esterno iberico è molto distante dal suo maestro Pasqual. Tomovic è un po' stanco e in calo di rendimento, potrebbe essere il turno di Roncaglia oppure Savic a destra e Compper centro-sinistra al fianco di Gonzalo, anche per assistere Alonso.
E Vargas? Il suo nome aleggia ormai da giorni sulla formazione titolare viola. Montella ne ha tessuto le lodi in sala stampa poche ore fa. Il peruviano, che ha cambiato il look in testa (speriamo non solo quello...), potrebbe forse essere vicino ad uno svolta. C'è chi ha proposto Montella candidato premier nel caso in cui dovesse riuscire nell'impresa di recuperare anche Vargas, dopo aver fatto miracoli con Lajic e non solo...
La presenza di Andrea Della Valle in tribuna è in forte dubbio: la concomitanza della settimana della moda a Parigi potrebbe costringere il presidente viola a restare concentrato sugli impegni di lavoro dell'azienda. Con grande sofferenza perché Andrea non riesce a star lontano dalla Fiorentina. E i tifosi sono felici di questo. Il presidente ormai ha comprato anche casa a Firenze, il primo passo per restarci a lungo, anzi, per sempre...
Mario Tenerani
Il giornale