IL CALCIO NON SI FERMA MA LA LEGA PENSA AD UNIFORMARE LE FASCE E COMPLICARE LA VISIONE DELLE GARE. FIORENTINA OGGI SPETTATRICE DOPO IL MERCATO DEI "NON NOMI": TIFARE SARA' UN ATTO DI FEDE

19.08.2018 00:00 di  Luciana Magistrato   vedi letture
IL CALCIO NON SI FERMA MA LA LEGA PENSA AD UNIFORMARE LE FASCE E COMPLICARE LA VISIONE DELLE GARE. FIORENTINA OGGI SPETTATRICE DOPO IL MERCATO DEI "NON NOMI": TIFARE SARA' UN ATTO DI FEDE

Finalmente la parola passa al campo, ricominciato nel segno della Juve di...Bernardeschi (suo il gol vittoria a tempo scaduto). Anche se per una volta era meglio non giocare. Oltre 40 morti non sono infatti serviti a fermare il campionato, salvo poi minacciare di fermarlo per molto meno. "Giochiamo con la morte/dolore nel cuore" ha detto qualche tecnico nelle conferenze stampa e "preghiere, dolore e lacrime" sono le parole sui social di tanti giocatori colpiti fin dal giorno della tragedia di Genova, ma poi su quegli stessi social imperversano video di cene con cori e karaoke degli ultimi arrivati: dai viola (che si sono però riscattati con il minuto di silenzio ieri in corrispondenza dei funerali) agli juventini, ne ho visti tanti di questi video canori, senza distinzioni di fede calcistica. Più che fermare il campionato basterebbe il buongusto e il silenzio in segno di rispetto dei morti e, tra polemiche e bagordi ferragostiani, non se n'è visto troppo in giro. Figuriamoci se il calcio poteva sottrarsi.

D'altronde il nostro è il calcio rappresentato da una Lega che ha dovuto prendere decisioni...importanti (e sono ironica ovviamente), vedi la fascia da capitano uniformata e uguale per tutti. Beh certo, può dare fastidio la fascia colorata e sempre fantasiosa del Papu Gomez, o quella che Pezzella indossa per Astori o di qualsiasi altro giocatore che voglia omaggiare la città, una persona a lui cara o altro, sempre che non rappresenti ideologie politiche o peggiori ovviamente.... Sono ancora ironica, perché abbiamo scimmiottato la Premier prima con i lunch match e con lo spezzatino delle gare, poi accorciando il calciomercato (una richiesta comunque di tanti allenatori italiani, salvo poi rischiare di rimanere fregati se un club ti vende un big in Francia o in Spagna a mercato in entrata ormai chiuso), non serviva andarle a ruota anche per la fascia unica. E ancora parliamo della Lega che ha sparigliato i diritti tv tra più piattaforme così, tanto per confondere i tifosi e costringerli a spendere di più. Mi chiedo in quanti abbiano visto Lazio-Napoli su Dazn soprattutto senza "imprecare" (pur in prova gratuita quanti problemi di connessione). Pensavate bastasse un maxi schermo? Tempi duri per chi non ha un computer o la Smart tv nuova e di una marca piuttosto che l'altra.

Restando in casa viola, la prova del nove di Dazn per la Fiorentina è rimandata con l'Udinese alla terza giornata mentre il debutto assoluto è rimandato alla seconda giornata con il Chievo visto il rinvio della gara con la Samp (doveroso dopo quanto accaduto proprio a Genova). Ma per chi ha visto la squadra di D'Anna contro la Juventus ha già capito che non sarà facile scardinare la difesa gialloblù chiusa a riccio e con un Giaccherini spesso in vena di numeri da CR7. Occorrerà dunque una settimana per capire se questa Fiorentina saprà fare meglio dello scorso anno e se il mercato ha migliorato davvero l'organico. Certo, a giudicare dal mercato delle altre squadre e dalle rose finali, il compito della Fiorentina in generale è arduo. Il mercato sembra buono, nessuno lo mette in dubbio, ma è un mercato che richiede fiducia in chi lo fa, nella società in generale e in Pioli.

Il mercato dei "non nomi" come ama definirlo il dg e della teoria (nel senso che nella pratica alcuni giocatori sono davvero buoni ma, dopo stagioni in ombra, nella pratica devono tornare a dimostrarlo) richiede sempre un atto di fede nei tifosi (e negli addetti ai lavori vi assicuro) e per fortuna molti supporter viola hanno dato un voto oltre la sufficienza al mercato di Corvino ed ora aspettano che le attese siano ripagate già dalla prossima domenica. Si parte da una buona base e da innesti funzionali e migliori dei partenti, con un gioco che tanto non punta più sul regista e su Badelj: la lista dei numeri di maglia parla di 33 giocatori (andrà sfoltita, al netto anche dei giovani...), ma se Pjaca, Gerson o Lafont dovessero fallire e l'Europa non verrà centrata per il terzo anno consecutivo sarà il fallimento anche di questo tipo di mercato. Ma per giudicare ci sarà tempo. Intanto... buon campionato a tutti.