ECCO DOVE LA FIORENTINA ANDRÀ A PRENDERE LA PUNTA
L’allarme attaccante è scattato prima del previsto. Sette gol in sei partite sono decisamente pochi e non parlano di quella bella, a tratti bellissima, Fiorentina vista fino ad oggi. Che fare? Il vertice tra Cognigni, Pradè, Macia e Montella è scattato subito, alla ricerca di una soluzione che consenta a questa squadra di continuare il suo lavoro sulla strada del gioco, ma con maggiori certezze in zona gol. Si parla del presente, ma soprattutto del mercato di gennaio dove la Fiorentina interverrà con una somma importante (anche 15 milioni) per un attaccante decisivo. Sull’immediato si punta molto sul recupero fisico di Toni. Sta lavorando bene, la sosta della nazionale dopo l’otto ottobre gli consentirà di allenarsi ancora meglio. Ma anche la collocazione tattica di Mati (uno dei più in forma) è uno dei temi in discussione. Montella ha in mente molte soluzioni per dare più spazio a Jovetic e cercare di essere più concreti in attacco. Forse anche il cambio del modulo con il passaggio al 4-3-3. Vedremo. Il ritorno di Aquilani (ha una grande botta da fuori) forse consentirà anche di adottare uno schema per mandare al tiro i centrocampisti (come successe a Nocerino l’anno scorso nel Milan). Ma c’è anche chi si è chiesto se non ci sia in giro per il mondo qualche svincolato o svincolabile in grado di essere tesserato subito. Un Drogba o un altro cinese (tanto per capirci). La soluzione piace poco, è difficilissima, ma l’orizzonte è aperto.
Soprattutto Macia sta scandagliando il mercato in proiezione gennaio. In Europa (Spagna e Francia in particolare) si stanno valutando tutte le posizioni degli attaccanti scontenti. Giocatori di ottimo valore che non trovano spazio in squadre importanti troppo ricche d’organico, in disaccordo con l’allenatore e possibili
Enzo Bucchioni
Direttore QS Quotidiano Sportivo
(Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno)