SUAREZ, Quaresma? Jair era un'altra cosa...
Mourinho come Herrera? L'Inter di oggi come quella degli anni '60, che dominava in lungo e in largo per l'Europa ed il mondo? A chi chiederlo se non ad uno dei principali artefici dei successi di allora? Luisito Suarez, pallone d'oro 1960, risponde in esclusiva alle domande di Novantesimo.it, pronosticando una stagione ricca di soddisfazioni per l'Inter di Mourinho, che però viene aspettato al varco per quello che sarà il banmco di prova principale: l'Europa. E intanto, su Quaresma dice che…
Moratti ha parlato spesso di Mourinho come il tecnico che più si avvicina a quello che è stato Herrera per la Grande Inter, chi meglio di lei potrebbe dare un giudizio in merito…
"E' difficile da dire anche per me, occorrerebbe aspettare un po'. io non l'ho mai visto lavorare sul campo, mentre con l'altro ho lavorato in prima persona per diversi anni… Quindi è un paragone per me difficile da fare".
Intanto, per l'ennesima stagione, Moratti sembra aver costruito una vera e propria corazzata…
"La rosa è molto competitiva, e a mio parere vincerà il campionato di nuovo. La grande sfida sarà fare grandi risultati anche in Coppa Campioni, manifestazione nella quale l'Inter latita da tempo. Come rosa in Italia è la più competitiva di tutte, anche se non vanno dimenticate le altre, come Milan, Juve e Roma che potrebbero anche dire la loro".
Ha concordato con il cambio di guida tecnica deciso da Moratti?
"Quello di prima, Mancini, aveva vinto, ma poi è chiaro che ognuno decide per quello che pensa sia il meglio, e secondo Moratti la soluzione giusta era quella di assumere Mourinho. Comunque anche Mancini aveva fatto bene".
Tifosi ed ambiente stanno creando grandi aspettative anche sul nuovo arrivo, Quaresma. Pensa possa essere una sorta di Jair dei giorni nostri?
"Sulla fascia speriamo possa dare un grande contributo. È stato l'ultimo ad arrivare, è stato anche pagato molto, è normale che tutti si aspettino grandi cose da lui, ma bisogna poi aspettare per vedere come gioca. Non vedo, però, un parallelismo con Jair, lui era assolutamente inarrivabile e Quaresma non è a quei livelli, ma all'Inter di oggi potrebbe bastare anche meno. Resta comunque un grandissimo giocatore. In ogni caso serve sicuramente alla causa".
Qualora i problemi di Ibra dovessero persistere, chi vedrebbe della rosa a disposizione di Mourinho come suo eventuale sostituto?
"Se Ibra sta bene, come sta tra l'altro dimostrando anche adesso, non c'è nessuno che possa prendere il suo posto".
Balotelli, intanto, sta mettendo in luce le sue enormi qualità, scatenando veri e propri dibattiti sul fatto di essere pronto o meno per la Nazionale maggiore
"E' un giocatore di grande futuro, poi ognuno vede le cose alla sua maniera, Lippi pensa che non sia pronto? Rispettiamo la sua opinione…"
Crespo, escluso dalla lista Champions, è stato ad un passo dal lasciare l'Inter. Concorda con la decisione finale dell'argentino, ovvero quella di rimanere a Milano?
"Essendo impiegato nel campionato può far ricredere l'allenatore e la società, potrebbe rientrare nella lista di gennaio, cosa che andando via sarebbe stata preclusa"
Sabato un grande ex, Walter Zenga, tornerà a Milano. Che emozione sarà?
"Sarà ricevuto molto bene come è normale che sia. Lui per l'Inter è stato importante, risentirà sicuramente dell'emozione all'inizio, ma poi una volta iniziata la partita finirà per immedesimarsi nel suo ruolo e tutto il resto passerà in secondo piano".