CATANIA, scopriamo "Terremoto" Morimoto
Lo chiamano "Terremoto" a Catania, forse per assonanza con il proprio cognome, forse perché quando scende in campo è un giocatore dalle qualità indiscutibili, forse perché il suo goal all'esordio ha fatto letteralmente vibrare il suolo del Massimino, tanto erano forti i cori dei suoi tifosi.
Takayuki Morimoto nasce il 7 maggio 1988 in Giappone, terra che ha sfornato pochi talenti calcistici e che ha regalato all'Italia perle come Miura al Genoa, Nanami al Venezia, Yanagisawa al Messina ma anche buoni giocatori come Nakata e Nakamura.
"Terremoto" Morimoto sembra volersi inserire di forza nel secondo gruppo e non voler passare per un mero acquisto teso a portare in Sicilia i soldi del merchandising provenienti dal Sol Levante.
Un esordio col botto, il suo, contro l'Atalanta di Colantuono, con un goal di pregevole fattura siglato dopo pochissimi minuti dal suo ingresso in campo.
Marino e tutto lo staff dei siciliani ha saggiamente deciso di far giocare la stellina nipponica con la Primavera, per non bruciarlo subito sotto le luci dei grandi palcoscenici.
Immediatamente si sono sprecati per lui paragoni ed accostamenti pesanti, per un ragazzo di soli 18 anni, alle prese con la prima avventura lontana dalla terra d'origine: "sembra il Ronaldo dei primi tempi", è stato il liet motive che ha accompagnato Takayuki fino a quando i tragici eventi del Massimino non hanno bruscamente interrotto questa bella favola, facendola scivolare in secondo piano.
Contro la Fiorentina, con tutta probabilità, Morimoto partirà dalla panchina, pronto però a subentrare a partita in corsa per dar man forte ai compagni.
I tifosi viola lo guarderanno con curiosità, qualora dovesse calcare il terreno di gioco.
In ogni caso, sarà sempre bene dare un'occhiata al campo ed una al sismografo, perché "Terremoto" Morimoto è sempre in agguato.