MAZZARRI, Viola squadra ostica: non sarà facile
Walter Mazzarri, tecnico del Torino, ha parlato in conferenza stampa:
Sulla Fiorentina: E' una squadra ostica, non dà punti di riferimento, sono molto rapidi e bravi tecnicamente. Dovremo essere molto attenti e compatti. Non è facile giocare con una squadra come loro. Hanno ottenuto dei risultati con squadre importanti. Servirà grande attenzione grande attenzione. Dovremo stare attenti a contropiedi vari ed eventuali. A noi attende invece una partita altrettanto importante: mettendoli in difficoltà con cose che anche a Roma siamo riusciti a fare nel primo tempo".
Sulla reazione dopo le tre sconfitte consecutive: "Purtroppo alla fine sono i punti a contare, ma le prestazioni vanno valutate nel loro insieme. Con il mio staff sto cercando di dare una mentalità. Far crescere la squadra, cercando di lavorarci. E lo abbiamo fatto: a volte si è visto in maniera migliore, a volte meno. Dobbiamo evitare di andare in svantaggio, oppure cercare di giocare il calcio che piace a tutta la partita".
Sulla rosa granata: "Bisogna aspettare ancora un po'. Al momento ci sono 22 elementi e questioni di doppio ruolo, come quello di Molinaro, Ansaldi o Barreca. Non posso ancora esprimermi. Vengono citati giocatori che hanno sempre avuto infortuni: come Barreca, per esempio, che da tanto tempo non giocava. E quindi bisogna sempre mettere in conto che i cambi sono tre. Questo non vale solo per Barreca, ma anche per chi ha giocato meno in generale: ci vuole tempo".
Sui cali di tensione: "Parlo con i giornalisti come con i giocatori. E a loro dico bene le cose, in faccia. Posso confermare di aver detto ai giocatori di volere un certo tipo di prestazione. Ci sono delle volte in cui però appare l’imponderabile: magari attacchi sempre, ma poi prendi gol. Cominciamo quindi dalla mentalità. Domani, dopo quello che è successo a Roma, voglio vedere una nuova mentalità. Con la Samp si è fatto vedere: si stava giocando benissimo, c’è stato un incidente di percorso e abbiamo continuato a giocare finché non si è pareggiata. E forse l’avremmo pure vinta".
Su Ljajic: "Se Ljajic è un problema da risolvere? I giocatori non lo sono mai. Ma sono risorse. Adem finora non ha mai giocato, e quindi non posso dire che è una risorsa. Ma se dovesse essere impiegato, vedremo se lo sarà o meno. Ho fatto delle altre scelte, pensando che gli altri fossero più utili per quel momento. Se mettessi Edera, per esempio, dovrei tenere in panchina Falque. Ljajic ha detto lunedì ai tifosi di stare benissimo? Avrebbe dovuto dirlo il medico: ho visto che parlava con i tifosi. Se stava a guardare i compagni fare le partitelle vuol dire che non poteva giocarle. Poi il giorno dopo si è aggregato, e ha cominciato ad allenarsi con la squadra".
Sullo spogliatoio granata: "Quando sarà finita la stagione, o verso la fine, valuteremo tutto. C’è una bella alchimia dentro lo spogliatoio. Sono ragazzi complementari tra loro. C'è il giovane, il vecchio. Non c'entra l’anagrafe. I miei gruppi da sempre sono stati omogenei: si sapeva chi partiva dall'inizio, chi poteva rubare il posto, il giovane da far crescere che poi magari dimostrava di essere più bravo del titolare. Da giugno la società sul calciomercato saprà sicuramente cosa vuole Mazzarri".
Su Niang: "M'Bayé sta meglio, sempre con la mascherina: deve portarla ancora un po' ma si allena ed è a disposizione. Ha ancora qualche problema nel colpo di testa".
Sugli obiettivi stagionali: "Per ora è affrontare la Fiorentina, fare il massimo, la migliore prestazione possibile e anche, ovviamente, il risultato. Poi fra undici partite faremo le valutazioni e dirò tutto quello che c'è da dire, soprattutto alla società.
Sui convocati: "Bonifazi e Obi sono tornati e ci saranno. Belotti? L'ho visto molto carico e motivato. Sono convinto che domani partirà veramente forte, e sarà un bene per noi e poi per l'Italia. E' sempre importante quando un nostro giocatore viene convocato per le varie Nazionali".