MAREGGINI, Portiere forte è il 30% dei punti. Christensen...
L'ex portiere della Fiorentina Gianmatteo Mareggini, intervistato da La Nazione, ha parlato degli attuali portieri della Fiorentina e se ci sarà la possibilità di vedere in campo uno tra Martinelli o Vannucchi: "Piano, andiamoci piano per favore. La stagione è appena iniziata e non credo sia l’ora per giudizi o sentenze definitive. Specie quando si parla di portieri", aggiungendo su Christensen: "Ho visto Christensen contro l’Inter e nonostante il risultato purtroppo molto netto, nella prima parte della partita ha fatto buoni interventi. Forse ha colpa su un gol, ma per il resto c’è. Se può essere un innesto convincente? Perchè, no? Arriva da esperienze internazionali importanti e credo sia, per noi, per il calcio italiano, un portiere ancora tutto da scoprire. Aspettiamo e vedremo". Sull'affidabilità garantita da Terracciano: "Beh, l’affidabilità di Pietro è assodata e assoluta. Ha sempre fatto al meglio quello che gli è stato chiesto di fare e su questo credo si sia tutti d’accordo".
Mareggini, quanto vale, per una squadra, scegliere il portiere giusto?
"Vi rispondo così. Guardate il Milan e Maignan. Bene, il portiere, quel portiere, porta ai rossoneri il 30 per cento dei punti in classifica. Maignan da solo, insomma, vale un pezzo importante di tutta la squadra. Ma è ovvio di numeri uno che fanno così tanta differenza non ce ne sono molti".
Essere portiere-leader che significa?
"Che ti sai imporre anche senza dire una parola. Ricordate Frey? Lui è stato l’esempio di tutto questo. Era un tipo eclettico e con una personalità pazzesca. Uno come lui guidava la squadra. Uno come lui dava sicurezza a tutto il gruppo. E un centrocampista o un difensore quando si ricordava che laggiù c’era Frey rimaneva tranquillo. Sempre. Ho fatto l’esempio di Frey, ma potrei dire lo stesso di Francesco Toldo o anche, ovviamente, Giovanni Galli"