ZAZA, L'ITALIA E LA QUESTIONE INGAGGIO
Simone Zaza è uno degli attaccanti in odore di cessione più appetibili per una società come la Fiorentina. Pantaleo Corvino, pur gettando acqua sul fuoco quando si parla del famoso interessamento cinese per Nikola Kalinic, sta comunque valutando alcune ipotesi per la sua possibile sostituzione. L'attaccante attualmente al West Ham, farà ritorno alla Juventus perché non è riuscito a convincere Bilic e perché la voglia di tornare in Italia è superiore rispetto a quella di giocarsi il posto in Inghilterra.
Ieri suo padre ha confermato che la volontà dell'attaccante è quella di tornare a giocare in Serie A e che già alcune squadre si erano fatte vive per chiedere informazioni. Una volontà che permetterà a squadre con monte ingaggi lautamente inferiori a quelli del club inglese di ingaggiare il giocatore almeno fino a giugno, per poi magari ridiscutere il contratto in vista della stagione successiva e di un eventuale riscatto. A Londra l'ex Sassuolo guadagna 3,5 milioni a stagione, in linea con gli ingaggi percepiti dai titolari di Premier. In bianconero, invece, guadagnava circa 1,8 milioni, cifra molto più in linea con i salari italiani. In tutto questo bisogna considerare che il giocatore ha già percepito circa 1,5 milioni fino a dicembre e che con la buonuscita potrebbe tranquillamente arrivare a guadagnarne 2 per i primi 4 mesi di stagione. Un motivo in più per accettare un contratto meno oneroso in Italia e dunque aprire le porte anche a un possibile approdo in viola.
La Fiorentina, bisogna dirlo, non è certo l'unica squadra di A interessata. Il Genoa, vista la partenza di Pavoletti, ha già chiesto informazioni, come le ha chieste anche il Milan, soprattutto davanti all'ipotesi del prestito. Montella lo voleva già quando era in viola, adesso lo prenderebbe volentieri al posto di uno spento Bacca. Insomma la concorrenza è molta, ma la fattibilità dell'affare è chiara, soprattutto considerando che arriverebbe solo e soltanto dopo la cessione a peso d'oro di Kalinic.