VISTA IN TRASFERTA, La passione per una maglia
A cura di Patrizia Iannicelli
I tifosi come sempre sono messi a dura prova dalle decisioni e dalle situazioni che si vanno a creare negli scenari della squadra viola. Una settimana incredibile, tante le voci sugli ipotetici arrivi che potrebbero dare una qualità diversa, poi gli arrivi di giocatori che non ti aspetti, gli ex che dividono la piazza, le partenze dolorose dei propri campioni, con la squadra che a metà stagione cambia aspetto e chissà forse obiettivi, tutto da accettare passivamente e con impotenza. Poi il calendario mette tutti d'accordo, la squadra viola è di scena al Marassi di Genova e di certo le polemiche non aiuterebbero la squadra, così ancora una volta il passaparola è come poter raggiungere il capoluogo ligure. La temperatura climatica e le malattie di stagione non fermano i circa 600 supporter viola che, tra pullman organizzati e molti mezzi propri, dalla tarda mattinata sono in movimento ed affrontano le solite note difficoltà. Il tragitto sembra presagire l'andamento dei novanta minuti, si parte tra le nuvole, sulla costa ci accompagna il sole, ma un violento temporale per quasi un'ora e le notizie che giungono dal capoluogo, mettono una certa preoccupazione per le condizioni del tappeto verde e soprattutto per il rientro. Come rituale solita pazienza all'arrivo nella città, scortati già da Firenze dalle forze dell'ordine, convogliati fino ai parcheggi del Porto Vecchio, dove tutti i tifosi tramite le navette vengono condotti verso il settore superiore del Marassi, loro preposto. Nel settore si arriva quando le squadre sono già nella fase di riscaldamento, le gradinate dei padroni di casa sono vuote per protesta verso i torti arbitrali, i cori dei tifosi viola partono da subito costanti e incisivi fino alla fine. Solo alla lettura dello speaker si focalizza quella formazione inedita: Tatarusanu tra i pali, difesa a tre con Tomovic, Gonzalo, Basanta, centrocampo con Joaquin, Mati Fernandez, Badelj, Borja Valero, Vargas, il neo arrivato Diamanti in supporto di Babacar. La Fiorentina attacca dalla parte opposta del settore ospite, con diverse difficoltà visive, ma purtroppo le incursioni sono di marca rossoblù e sono ben visibili dalla posizione dei viola. La squadra gigliata sembra avere evidenti difficoltà di imporre il proprio gioco, e al quattordicesimo un goal incredibile che sembra la beffa della giornata. Un cross di Niang per Sturaro che colpisce il palo, il pallone rimbalza sul portiere Tatarusanu ed entra in rete. Il gelo del Marassi che già si fa sentire, immobilizza per qualche minuto le voci dei presenti, con l'incredulità di aver visto delle situazioni oltre l'inverosimile nei campi di gioco. Poi ritorna il leit motive: la squadra ha bisogno del sostegno totale e incondizionato, e mentre ormai le gradinate si riempiono negli altri settori, i cori riecheggiano per tutto l'impianto.
Le incursioni di Niang fanno tremare, il solo sussulto di Babacar dopo il passaggio di Borja Valero che viene neutralizzato da Perin, non consola gli infreddoliti del Marassi. Nella ripresa la reazione dei viola fa ben sperare e al primo angolo i viola pareggiano. Corner corto battuto dalla destra da Borja Valero per Mati, che passa a Gonzalo per il suo colpo di testa che porta al sorriso e riscalda gli animi di tutti. Con il pari la squadra viola sembra aver trovato quel carattere e quella determinazione carente nella prima fase di gioco, anche se sottotono alcuni dei giocatori come uno stanco Borja Valero e un inadeguato Badelj. La prima sostituzione è Kurtic per Diamanti, ma l'ovazione è tutta per l'ex di turno Gilardino che entra a sorpresa al posto di un evanescente ed inconcludente Babacar. Si rischia le coronarie per le incursioni dei genoani che lasciano la sfida aperta fino al termine, ma viene considerata molto positiva la forma dell'attaccante viola che è spesso dalle parti dell'area avversaria e viene fermato solo per fuorigioco. I minuti finali all'ultimo respiro, la sostituzione di Richards per Gonzalo infortunato, fa storcere il naso a tutti per il mancato ingresso di Gomez e provare a fare risultato pieno. Nei minuti di recupero dalla possibile disfatta con il goal sfiorato di Perotti, alla ipotetica gioia mancata con il contropiede di Gilardino che tira all'ultimo secondo su Perin. Termina con un pareggio una gara con diversi motivi positivi, con un primo tempo da cancellare ma con una rimonta di carattere da cui ripartire. Un punto guadagnato, ma tanti sono ancora i problemi nella squadra gigliata da risolvere quanto prima. Intorno alla mezzanotte si rientra verso Firenze, tra poco più di quarant'otto ore molti dei presenti a Marassi saranno di nuovo in viaggio verso Roma all'Olimpico, per la delicata e decisiva sfida dei quarti di Coppa Italia. Ancora una volta insieme a cantare, soffrire, esultare gioire solo per la passione per una maglia.