VISTA IN TRASFERTA, Fino ed oltre il novantesimo...
Dopo la beffa del pari di domenica al Franchi, ancora un turno infrasettimanale in trasferta. Il recupero dell'ultima giornata di andata all'"Adriatico" di Pescara. Da Firenze un nugolo di tifosi al seguito con due pullman, un pulmino e qualche mezzo proprio. Allo stadio si uniscono i club del Centro Italia, il viola club Abruzzo di Pescara, di Conversano dalla Puglia, il Gruppo Ciociaro. In totale i supporter viola sono 160. Il viaggio dal capoluogo toscano dura circa cinque ore e alle 19.30 tutti i presenti si ritrovano nella Curva Sud superiore dell'impianto per posizionare striscioni, stendardi e bandiere. Nessun problema per i controlli di routine. All'ingresso in campo nella fase di riscaldamento della squadra viola i primi cori e applausi. La formazione è obbligata con le diverse defezioni per infortunio e squalifica, poco da commentare, anche per l'avversario ultimo in classifica. Gli undici titolari sono: Sportiello, Sanchez, Tomovic, De Maio, Badelj, Vecino, Maxi Olivera, Borja Valero, Tello, Ilicic, Babacar. Nella prima frazione di gioco i gigliati attaccano dalla parte opposta del settore, si vedono buoni spunti con due angoli guadagnati. Al quarto d'ora il solito black out difensivo, due passaggi e Caprari da solo verso la porta batte Sportiello per il vantaggio degli abruzzesi. Una doccia fredda per tutti i tifosi anche se la temperatura è mite, che continuano imperterriti a cantare senza tregua. Si attende una pronta reazione e invece si ritorna al solito estenuante possesso palla, infiniti passaggi in orizzontale (in una fase se ne contano tredici), tiri in porta nessuno. I fantasmi vissuti nel passato tornano, il fanalino di coda che mette i brividi ed evidenzia tutti i limiti di una squadra incompleta.
Nell'intervallo i soliti processi sommari, per una difesa che non dà certezze, un centrocampo che non incide, un attacco flebile, il carattere che manca con avversari di minore spessore. Nella seconda frazione di gioco l'ingresso di Chiesa al posto di Tomovic. L'ingresso del ragazzo rinvigorisce la squadra, mette scompiglio nelle retroguardie dei padroni di casa, suo il primo tiro nello specchio della porta. Una punizione battuta da Ilicic si ferma sul palo, dalla ribattuta Babacar mette in porta il pallone, l'esultanza si ferma in gola, annullato per fuorigioco. Finalmente si gioisce per il destro di Tello dalla distanza che entra in rete, un gran goal che riporta la speranza di una rimonta possibile. I viola in pressing con gli abruzzesi chiusi in area, lo sgomento è totale quando Ilicic a pochi passi sbaglia un goal quasi fatto, serata negativa per lo sloveno. I minuti scorrono, il cambio di Badelj per Cristoforo, quasi ininfluente. Nei cinque minuti di recupero Sportiello respinge su un tiro di Kastanos, e mentre la gara volge al termine, ancora lo spagnolo Tello che con un tiro cross porta al successo dei viola. Molti dei presenti non vedono neanche la rete per i momenti concitati degli ultimi minuti, un groviglio di persone che festeggiano una rimonta incredibile. Una vittoria al fotofinish fondamentale in vista delle prossime impegnative gare, il giovane Chiesa non più una bella sorpresa ma un giocatore indispensabile alla squadra, finalmente una prestazione da protagonista di Tello, spesso giustamente criticato. Tre punti che portano un minimo di fiducia e ottimismo, anche se restano le problematiche di un primo tempo avvilente e irritante. I tifosi consapevoli di una stagione di alti e bassi restano al fianco della squadra con la consapevolezza di dare il massimo supporto, sempre e comunque fino al novantesimo... anzi più recupero...