VERETOUT, HO SCELTO I VIOLA PERCHÉ MI PIACCIONO LE SFIDE

dall'inviata Luciana Magistrato
16.08.2017 13:06 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
VERETOUT, HO SCELTO I VIOLA PERCHÉ MI PIACCIONO LE SFIDE
FirenzeViola.it

Jordan Veretout, nuovo centrocampista centrale della Fiorentina, è stato presentato nella sala stampa "Manuela Righini" dello stadio Franchi. Ecco le parole del francese ai giornalisti.

Sulla scelta e obiettivi: "Il campionato italiano mi corrisponde, pur complicato, ma a me piacciono le sfide. La Fiorentina è una grande squadra e mi aspetto una bella avventura. Quando ho saputo che c’era l’interesse dei viola non ho mai avuto dubbi".

Sulla scelta di Badelj: "Sono contento che rimanga, credo che sia un grande giocatore ma mi piacciono tutti quelli che ci sono nel reparto e posso imparare tanto da loro".

Sulla Nazionale: "Sono qui per giocare al meglio nella Fiorentina, poi vedremo in futuro cosa accadrà con la Nazionale".

Sui giocatori italiani che ammira: "Un giocatore in particolare no, mi ispiro a tanti, a chi gioca bene a calcio, crea occasioni e fa assist".

Sui compagni: "È una squadra con tanti giocatori bravi. La squadra è forte, ma dovremo lavorare tanto per ottenere i migliori risultati".

Su Pioli ed Eysseric: "È un tecnico molto esigente che ci chiede tanto per migliorare la squadra e portarci alla vittoria, soprattutto in questa settimana che porta alla prima di campionato. Con Eysseric ho giocato in Nazionale, è un amico e un bravo giocatore che credo ci darà tanto".

Sugli obiettivi viola: "Vogliamo ottenere la miglior posizione possibile e vincere più partite possibili".

Sul fatto di migliorare: "Ovviamente devo migliorarmi nell'aiutare la squadra e in qualità, fisicamente ho giocato in Premier quindi già sono cresciuto ma devo migliorare in tanti altri aspetti".

Sul numero di maglia e l'impatto con la città: "È la data di nascita di mia figlia, ci tenevo ad avere questo numero di maglia. Firenze è molto bella, la mia famiglia si trova molto bene e quindi ci sono tutti i presupposti per fare bene".