UN MAGNIFICO SALUTO
La testa ormai è già altrove, con una pietra tombale sul passato. E' questo il sentimento che si respira già da qualche giorno in casa Viviano dopo che la Fiorentina - prima privatamente col giocatore, poi pubblicamente attraverso le parole dell'ad gigliato Mencucci - ha annunciato che non riscatterà la seconda parte del cartellino dal Palermo. Una scelta, però, non tanto dettata da una motivazione di tipo economico (coi rosanero che erano rimasti inflessibili sull'iniziale richiesta di 7,5 milioni di euro) quanto da una scelta di tipo tecnico, dato che il portierone di Fiesole - al di là del clamoroso black-out tra dicembre e gennaio - non è riuscito a convincere completamente Vincenzo Montella, che già da qualche mese ha individuato in Agazzi del Cagliari ed in Pantilimon del Manchester City i sostituti ideali di Viviano per la porta gigliata.
Il giocatore, comprensibilmente deluso della scelta della ''sua'' Fiorentina, adesso tornerà a Palermo, città da dove, però, ripartirà immediatamente per accasarsi di nuovo in Serie A. Non mancano infatti le pretendenti sul suo conto: Torino (new-entry), Bologna e sopratutto Roma, infatti, premono si sono già mosse per garantirsi l'estremo difensore che comunque prima di salutare defintivamente Firenze avrà l'occasione di ringraziare la città che lo ha sempre sostenuto anche nei momenti di difficoltà sabato 15 giugno, quando - in occasione della semifinale di calcio storico tra i Rossi di Santa Maria Novella contro i Bianchi di Santo Spirito - Viviano ricoprirà il prestigioso ruolo di Magnifico Messere.