UN BIZZOSO 4-3-3
Il tormentone legato a Stevan Jovetic sta adesso entrando nella sua fase più calda, quella in cui ogni giorno, ogni ora è buona perché una voce, più o meno veritiera, destabilizzi l'ambiente viola in un senso o nell'altro.
Da un lato infatti in questi giorni si è vociferato di una maxi-offerta del Chelsea per il talento montenegrino, proposta che la Fiorentina per bocca di Pradè sostiene di non aver mai ricevuto, ma che invece potrebbe rappresentare il trampolino di lancio per una trattativa la cui base potrebbe essere almeno 20 milioni di sterline (pari ai nostri 25 milioni di euro). In tutto questo, la Fiorentina sta portando avanti il suo mercato sottotraccia, cercando di disegnare quanto prima una squadra che possa essere al completo per i primi giorni di ritiro. Ed i segnali che si percepiscono in questi giorni sono tutti rivolti ad una Viola che sia modellata sul modulo prediletto di Montella, il ben noto 4-3-3.
Non a caso in queste ultime 48 ore, dopo il tassativo 'no' alla cessione di Cerci, è arrivata un'accelerata (forse decisiva) per il trasferimento in viola di Palladino, attaccante polivalente che però dà il meglio di sé proprio sulla fascia sinistra, zona vitale in un 4-3-3.
E JoJo? Se infatti è risaputo che la classe di un campione come il numero 8 viola è una peculiarità che va oltre ogni dogmatico schema, è anche vero che il talento di Podgorica ha più volte mostrato perplessità circa questa disposizione tattica. Le soluzioni pertanto sembrano essere tre a questo punto: o il giocatore si adatterà gioco forza alle idee di Montella (giocando sulla fascia o, tuttalpiù, come prima punta 'alla Totti'), o Montella sarà così disponibile a creare un gioco di cui Jovetic ne sia il perno, o - extrema ratio - la Fiorentina deciderà di disfarsi del giocatore a causa della sua incompatibilità tattica nel nuovo gioco viola. Chi vivrà vedrà.