TRE SEGNALI PER TROVARE LA STRADA
Il rinvio della gara di Pescara non permette di testare subito la forma della Fiorentina ma di sicuro questa settimana permetterà di capire con quali obiettivi riparte la stagione. Sono soprattutto tre i segnali per capire il cammino della Fiorentina.
COPPA ITALIA - Mercoledì infatti c'è il primo test apparentemente semplice, gli Ottavi di Coppa Italia contro il Chievo. Apparentemente appunto, perché nella scorsa stagione fu il modesto e poi retrocesso Carpi a minare per la prima volta le certezze viola eliminandolo dalla coppa e Sousa deve dimostrare di aver imparato la lezione. In una stagione in cui la Fiorentina è a nove punti dalla zona Europa (guai ad illudersi di avere i tre di Pescara finché non ci sarà il recupero, presumibilmente il 18 gennaio o in alternativa il 1 febbraio o a marzo) la Coppa Italia (e da febbraio l'Europa League) diventa fondamentale ed è importante superare la squadra presumibilmente più debole visto dalla parte del tabellone ci sono poi Napoli, Milan e Juve. Il test più facile ma che va superato anche e a maggior ragione per non dare un ulteriore colpo alle poche certezze che la squadra ha quest'anno.
JUVENTUS - Domenica arriverà poi la Juventus, si giocherà quella che a Firenze viene considerata la partita delle partite, da vincere anche per i tifosi. La prevendita finalmente sta andando bene e tutto fa presumere ad una bella cornice di pubblico anche se molti saranno tifosi ospiti visto che il settore bianconero è praticamente esaurito e molti saranno negli altri settori. I tifosi comunque stanno di ostrando di crederci ancora: un migliaio era alla seduta a porte aperte e lo zoccolo duro della tifoseria continua a dare credito alla società, soprattutto ora che è rientrato Antognoni.
KALINIC - Nel mezzo infine c'è il mercato ma la sensazione è che la società non avrà molto da fare, se non si sbloccherà la vicenda Kalinic. Il giocatore si è preso del tempo e per molti questa dovrebbe essere la settimana giusta per la decisione ma perderlo prima della Juve non sarebbe certo un bel biglietto da visita. D'altronde farla slittare e ripetere un altro caso Alonso, ceduto negli ultimi due giorni di mercato, senza avere pronto un sostituto adeguato farebbe perdere la pazienza e l'entusiasmo a tutta la tifoseria e anche per chi difende proprietà e dirigenza sarebbe difficile difendere questa ulteriore cessione "a perdere". Soprattutto in un un'annata che si distinguerà, in positivo, per il rientro già avvenuto di Antognoni e la presentazione del nuovo stadio la società non può permetterselo.