SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI
Per i meno ottimisti, la trasferta di Cagliari aveva gli oscuri presagi che accompagnavano il Titanic. Una barca, quella viola, che nelle ultime due partite aveva imbarcato parecchia acqua, verso un'isola, quella sarda, dove la voglia di salvarsi bruciava quanto il sole. Dall'altra parte la rincorsa di un Milan arrembante che arrivava al derby da favorita. Un vero e proprio delitto perfetto.La Fiorentina, in campo, lo faceva capire subito quanto avesse accusato gli ultimi colpi. Non solo fisicamente, ma anche di testa i ragazzi di Prandelli erano dannatamente giuù di tono, e le notizie del derby facevano presagire il peggio. E, ancora peggio, si è rivelato tutto oscuramente vero. Con un finale ancora più tetro e Mutu che perde la testa con il personaggio meno indicato, l'arbitro Farina.
E adesso? Adesso non è il momento di strapparsi i capelli. Di gridare al cielo la propria disperazione per aver gettato tutto alle ortiche in una settimana. Di dare vita a processi a caccia di capi espiatori. Adesso è il momento di rimenere freddi, come non è accaduto all'indomani dell'uscita dalla Uefa, perchè davvero si rischia ancora di più di quanto visto materializzarsi oggi. L'Udinese vince, risale a meno tre e persino un piazzamento Uefa potrebbe essere a rischio visto che, oltre Pasqual, già da domenica prossima mancherà Mutu. E chissà che non possa mancare anche a Torino. Adesso è il momento di provarci, comunque. Non costa niente, e se il pallone è tondo ancora il Milan deve vincere le prossime due partite. Insomma, volendo crederci, ancora non tutto è perduto.
Certo, poi sarà tempo di valutazioni e, chissà, forse di ammissione d'errori. Molte delle pecche di questa Fiorentina sono davanti agli occhi di tutti, ormai da tempo. E molte delle scelte che potevano migliorare questo gruppo sono state sbagliate in modo altrettanto lampante. Cinquantaquattro partite consecutive, del resto, evidenziano bene pecche, limiti e pregi (tantissimi) di un gruppo di 14 (?) giocatori...Dopo il 18 maggio poi se ne riparlerà. Soltanto allora, però, si potranno confezionare i primi giudizi. Non adesso, non qui. Dall'orlo di una crisi di nervi si può arrivare ben oltre, e questa Fiorentina non lo merita. La sua stagione è comunque splendida, anche se naufragata nel giro di una settimana.