STRINGERE I DENTI
Servirà stringere i denti, ora più che mai. Perché la sfida di lunedì sera sembra già adesso assumere tutti i contorni della trappola che non ti aspetti. La partita sulla carta più agevole del mondo che però può nascondere dei risvolti inaspettati. Firenze e la Fiorentina attendono il Milan con fiducia, consapevoli che il periodo difficile sta per finire (la sosta è finalmente dietro l’angolo) e che per recuperare tutti gli infortunati basterà pazientare ancora per un paio di settimane, quando anche Gomez e Rossi saranno reinseriti nel gruppo e la squadra potrà puntare con decisione agli obiettivi ancora rimasti in ballo. Una finale di Coppa Italia quest’anno più vicina che mai ed un terzo posto fino ad un mese fa impensabile, assieme magari ad un’Europa League che vivrà il suo step cruciale giovedì prossimo.
In mezzo però, come detto, c’è la gara contro i rossoneri. Storicamente un match difficile e caratterizzato da montagne di polemiche che non vede i viola trionfare tra le mura amiche del Franchi addirittura dal 20 novembre 2005, il primo anno della gestione Prandelli. Da allora, da quel successo che manca da quasi dieci anni, solo pareggi ed amare sconfitte, l’ultima nella passata stagione che - guarda caso - vide trionfare a Firenze un Milan disastrato (sulla falsa riga di quello attuale) contro una Fiorentina lanciatissima per il finale di stagione. La situazione attuale, incrociando le dita, è più o meno la stessa, con l’aggravante stavolta che il Milan ha goduto di ben otto giorni di riposo per preparare la gara contro i viola, mentre la formazione di Montella nel corso di quest’ultima settimana è scesa in campo sia contro la Lazio (lunedì 9) sia con la Roma giovedì scorso. Servirà stringere i denti, ora più che mai.