STORIA VIOLA, 1983, Epico 3-3 con la Juventus
"Giornata uggiosa", come canterebbe Battisti, quella del 27 novembre 1983, bagnata da una fastidiosa pioggerella. Certamente non fu uggioso lo spettacolo offerto da Fiorentina e Juventus in una partita che è entrata di diritto nella storia del calcio italiano. No, nessuna enfasi, perchè quel 3-3 tra viola e bianconeri fu un mix di tecnica, fantasia e pathos al punto giusto che nessuno potrà dimenticare. Era la Juventus di Rossi, Cabrini, Scirea, Tardelli...insomma l'Italia campione del mondo a Spagna 82', con in più Platini e Boniek, fuoriclasse stranieri alla corte dell'avvocato Agnelli. Dall'altra parte la Fiorentina di "Picchio" De Sisti con Massaro n° 5, un centrocampo stellare con Oriali, Pecci e Antognoni, bilanciato (in negativo) da un attacco non all'altezza composto da Daniel Bertoni (ma non è lui la "mela marcia", evidentemente) e Paolone Monelli, tanta buona volontà ma nulla più.
Dimenticavamo... Pasquale Iachini, ala fantastica dal perfetto cross ambidestro e "Roncola" Contratto che al 76' distrusse il sogno di un'intera città che vide svanire, a causa di un suo scellerato autogol, il sogno di battere la "vecchia signora" e di balzare in testa alla classifica. In precedenza c'erano stati i gol di Bonini, Antognoni (fantastico il gol di testa del "Capitano"), Platini ed un doppio Bertoni. La classifica finale di quel campionato reciterà Juve "Campione d'Italia" e Fiorentina terza. In mezzo il gravissimo infortunio ad Antognoni, sennò chissà come sarebbe finita...