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Un sabato diverso dagli altri, senza la sfida di campionato dietro l'angolo. Complice il posticipo di lunedì sera con il Napoli, la Fiorentina guadagna un giorno di allenamenti in più. E così, in attesa di osservare da vicino quel che combinerà la Roma di Spalletti a Empoli (i giallorossi riceveranno i viola nel prossimo turno, di venerdì), i titoli sono inevitabilmente dedicati ad altro.
La presenza del presidente esecutivo Mario Cognigni al Meyer insieme a Mauro Zarate e al giovane portiere Satalino ha combaciato infatti con parole importanti, da maneggiare con cura vista l'importanza degli argomenti sul tavolo. E se sul futuro del gioiellino Bernardeschi c'è da augurarsi che venga mantenuta la parola ("Non se ne andrà, è il futuro"), è sul progetto più a lunga scadenza che, di nuovo, servirà uno sforzo di pazienza.
Perchè di fatto, attraverso le parole di Cognigni, la Fiorentina rimanda ulteriormente la presentazione del progetto definitivo per il nuovo stadio. Un aspetto, quest'ultimo, facilmente intuibile visti i recenti chiar di luna, ma al tempo stesso anche un nuovo assist all'amministrazione comunale ancora alle prese con le dinamiche dello spostamento del mercato ortofrutticolo dall'area Mercafir, considerata zona adeguata per il nuovo stadio.
Il club viola, in sintesi, si prende ulteriore tempo, e lo fa in virtù dello stesso spostamento di cui sopra che, a detta di Cognigni, spetta ancora ai proprietari dell'area, ovvero al Comune. Uno stop che arriva dopo che, agli inizi di dicembre, per la precisione il giorno 9, l'assessore all'urbanistica Perra aveva dichiarato di non aver ricevuto nessun progetto nonostante nel febbraio 2015 la Fiorentina si fosse impegnata a presentarlo entro un anno, come da mail inviata via PEC il 26/02/2015 (e dunque i termini sarebbero scaduti).
Un vero e proprio palleggio, in sintesi, con le parti che al momento non sembrano volersi venire troppo incontro. Perchè se il Comune è ancora alle prese con la definizione dello spostamento del mercato, la stessa Fiorentina non ha ancora preso in considerazione il progetto definitivo di un nuovo impianto e di tutto ciò che potrebbe ruotargli intorno. E intanto, a giudicare dalle previsione meteorologiche, lunedì sera sarà il caso di presentarsi al "Franchi" ben coperti e con la classica cerata anti-pioggia sperando che un giorno, in un futuro non ben identificato, cambi qualcosa.