SOUSA TORNA A FARE IL MOTIVATORE
La spinta del pubblico e una maggiore convinzione nei propri mezzi. Sono questi i due elementi sui quali Paulo Sousa oggi si è soffermato, con i quali la Fiorentina può battere il Napoli. Le risposte del portoghese, per il resto, non sono state tanto diverse dalle altre volte avendo esordito con il solito ritornello "Stiamo lavorando con tutti i giocatori che abbiamo, cercando di migliorare sia a livello individuale che collettivo". Un refrain che Sousa ripete a memoria quasi ad ogni domanda, eppure oggi qualche sfumatura del motivatore di un anno fa si è colta. Innanzi tutto ha chiamato a raccolta il pubblico, cercando quella spinta che solo i tifosi possono dare nelle difficoltà, per dare sostegno e fiducia ai giocatori che certo non giocano meglio nell'indifferenza o- peggio -tra i fischi. Cercando così di recuperare un feeling venuto meno negli ultimi tempi anche per quanto riguarda lui stesso. La scorsa conferenza stampa a domanda ha risposto che lui va avanti per la sua strada anche se non ha più il sostegno di molti che ne vorrebbero l'esonero, ma oggi ha fatto capire che del pubblico (non solo della Fiesole che li sostiene sempre) hanno bisogno eccome, sia lui che la squadra.
Inoltre ha sottolineato che la Fiorentina è competitiva, perché ha giocato alla pari anche con squadre più attrezzate anche se non per 90 minuti. Una frase sicuramente figlia del confronto quotidiano con il dg Corvino visto che il dirigente viola l'ha già pronunciata durante alcuni eventi. Ma non è una frase a caso o detta per indisporre ancora di più chi non è contento dei risultati, bensì vuole essere un'iniezione di fiducia alla squadra, a credere di più nei propri mezzi visto che in alcune parti delle gare perse si è vista qualità e anche superiorità sull'avversaria. Insomma il Napoli va temuto certo (e ci mancherebbe altro visto lo stato di forma), ma di fronte ci dovrà essere una Fiorentina forte, in grado di battersi alla pari, finalmente motivata da Sousa. Nella speranza che, oltre al feeling con il pubblico ritrovi anche l'ascendente sui suoi giocatori: un anno fa erano proprio loro a dire, nelle interviste, che si fidavano ciecamente del tecnico e che lui avrebbe potuto chiedergli di tutto, speriamo allora che non se lo siano dimenticato neanche loro pensando che il problema sia solo il tecnico.