SI PERDONO "PEZZETTINI" DI FUTURO
Sappiamo benissimo che il mercato viola prevede che si facciano delle cessioni per poter arrivare ad inserire nella squadra elementi utili a rafforzarla ed in questo senso la società sta muovendo i primi piccoli passi. E’ chiaro che i nomi che devono partire, per portare quei soldi che serviranno per gli investimenti importanti, sono quelli dei calciatori di maggiore valore vedi Ilicic, Badelj, Vecino o Babacar, ma intanto ci lasciano due giovani promesse come Capezzi e Fazzi, due “pezzettini” delle pianticelle viola che portano nelle casse gigliate meno di un milione di euro.
Quando viene prospettato l’inserimento dei ragazzi nella squadra maggiore, spesso si storce la bocca perché si ritiene che non possano aiutare la Fiorentina a fare quel famoso e mai arrivato salto di qualità. Viste però le nuove regole del calcio, relative all’inserimento di giovani provenienti dal vivaio proprio e di altre squadre italiane, resta un mistero capire perché Capezzi e Fazzi non siano rimasti con noi. Pare che sia stato chiesto un ingaggio eccessivo, ma se il Crotone pagherà 400 mila euro annui a Capezzi, mi viene difficile pensare che cosa si stia cercando e la paura di un mercato povero di finanze e di emozioni torna prepotentemente d’attualità.
Quest’anno sarà più complicato di sempre avvicinarsi ai calciatori nostrali, storicamente più cari degli stranieri, e privarsi di quelli che hai allevato porta all’esigenza di doverli poi rimpiazzare col rischio di pagarli ancora di più. Le colpe partono dal passato, con Pradè che non aveva rinnovato il contratto, per finire a Corvino che non ha ritenuto opportuno trattenere i giovani centrocampisti.
Spesso si parla di puntare sui vivai, adottare una politica in tal senso e valorizzare la propria cantera, ma forse non ci si crede mai fino in fondo. Potrebbero sinceramente non essere pronti per il salto in serie A, quello che viene fatto nella serie cadetta non sempre è riproponibile sui palcoscenici dei grandi ma, almeno per Capezzi, risuonano nella mente le parole che spese due anni fa per lui Pizarro, definendolo il suo erede come regista di centrocampo. Almeno che non fosse in vena di fare scherzi, credo che la sua esperienza nel ruolo in questione sia più che riconosciuta.
Non sarà però né regista né comparsa in maglia viola e rimaniamo in attesa, in fondo anche le altre squadre hanno fatto fin ora ben poco, di sapere quale sarà il cast e gli interpreti principali della nuova stagione della Fiorentina.
La Signora in viola