SCELTA RABBIOSA

08.05.2012 13:30 di  Tommaso Loreto   vedi letture
SCELTA RABBIOSA
FirenzeViola.it
© foto di Alberto Fornasari

Non è ancora aperto il calciomercato, ma è già tempo di mercato. Di per sè l'incipit sembra non avere molto senso, eppure basta osservare la ridda di nomi che circola intorno alla Fiorentina per rendersi conto di quali e quante siano le ipotesi che riguardano il futuro viola. Da un lato la ricerca del diesse, dall'altro il bisogno di trovare anche un indirizzo per ciò che riguarda il tecnico, in entrambe i casi i Della Valle sono chiamati a scegliere, anche con una certa rapidità.

E se per il dirigente potremmo davvero avviarci verso le strette finali, con Oriali in pole, per quanto riguarda il tecnico molto sembra ancora inevitabilmente essere in altro mare. Non che siano mancati i contatti, non ultimo quello sottolineato un po' da tutti ieri relativo a Cesare Prandelli, ma di certo sarà decisiva la scelta del diesse. Eppure, secondo indiscrezioni raccolte da Firenzeviola.it, nel calderone di nomi per la panchina viola (oggi arricchitosi con i nomi di Ranieri e Benitez) può benissimo essere inserito anche quello di Walter Mazzarri.

L'attuale tecnico del Napoli, ex viola ai tempi delle giovanili, è un'ipotesi che al momento comporterebbe ulteriori passi concreti da parte della proprietà viola, certo, ma non per questo campata in aria. Secondo quanto raccolto, infatti, seppure Mazzarri abbia una gran voglia di staccare un po' dalle tensioni di una stagione lunga ed estenuante come quella del Napoli, l'avventura a Firenze rappresenterebbe per lui una grande opportunità, e per questo assai gradita.

Essere chiamato a ricostruire il gioco della Fiorentina, in sintesi, sarebbe una sfida che Mazzarri raccoglierebbe con entusiasmo, e lo stesso tecnico (recentemente espressosi in favore di Delio Rossi, gradito ai tifosi viola sia per questo aspetto sia per la grinta che ha sempre espresso) potrebbe anche incarnare la voglia di una città intera di riprendersi scenari d'alta classifica ultimamente dimenticati. Con la rabbia e l'agonismo che Mazzarri ha sempre dimostrato di avere nelle squadre in cui si è trovato ad allenare.