SALUTATE LA CAPOLISTA!

05.10.2015 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
SALUTATE LA CAPOLISTA!

“Che sensazione di leggera follia, sta colorando (di viola aggiungerei per l’occasione) l’anima mia”. Riadatto la canzone di Lucio Battisti per esternare la gioia immensa che stò provando nel vedere la Fiorentina solitaria in testa alla classifica del campionato. Dopo un’ennesima prestazione vincente e convincente, non rimane che alzarsi tutti in piedi ed applaudire una squadra che ci sta sbalordendo partita dopo partita. Il Franchi ha tributato una standing ovation al coro di “Salutate la capolista” rispolverato dopo tanti, troppi anni e per questo ancora più urlato al cielo per far sentire a tutti che ci siamo e che ce la giocheremo fino alla fine.
Volevamo fortemente questo primato per godercelo anche nella sosta delle nazionali, per sentircelo un po’ di più sulla pelle. 
Sono stati bravi anche contro l’Atalanta, hanno giocato tutti ad ottimi livelli e sono strafelice per il gol di Borja Valero che, dopo una traversa, ha finalmente insaccato, con pieno merito, consacrando un inizio di stagione strabiliante. Sembra tornato il calciatore che aveva fatto innamorare tutta Firenze e quel suo inchino sotto la Curva Fiesole dopo il 2-0 (stile Mutu) è lo specchio di un amore e di un rispetto pienamente corrisposto.
Deve solo avere più fiducia in se stesso, come ha sottolineato il Mister, e fare più gol ma il contributo che sta dando è di pregiatissima fattura.
Cambiano gli uomini in ogni partita ma non cambia il risultato, che non è solo il punteggio ma anche il gioco e la consapevolezza di un gruppo intercambiabile e sempre pronto in ogni soggetto che scende in campo.
Basta vedere il gol di Verdù! Al suo arrivo il calciatore è stato sbeffeggiato per il simpatico nome (anche da me, lo ammetto!) ma pur giocando poco minuti di partite, è riuscito a mettere a segno la marcatura del 3-0 di ieri sera.
Grandissimo merito di Sousa che, oltre ad insegnare calcio, ha avuto la grinta e la caparbietà di inculcare nei suoi uomini il suo verbo preferito “vincere” e la consapevolezza di vestire con orgoglio la maglia viola e rappresentare l’identità fiorentina.
Di questo sta godendo infatti non solo la tifoseria, ma la città intera per quella simbiosi che tutti ci riconoscono. Molti ci gufano che non durerà a lungo la nostra supremazia (quanto è brutta l’invidia!) ma faremo in modo di cementare questo sogno. E’ chiaro che dopo la sosta ci aspettano prove durissime con il Napoli e la Roma, ma ci sarà il tempo e il modo di pensare a loro, per adesso sorridiamo e gongoliamo al grido di “Salutate la capolista”!

La Signora in viola