RIDOTTI ALL'OSSO
Un vero e proprio allarme rosso. Sia per ciò che riguarda gli interpreti che i numeri da essi collezionati. Il tris incassato ieri dal Genoa nel giro di mezz’ora, infatti, riporta ancora una volta sul banco degli imputati la difesa della Fiorentina, che in attesa del recupero della gara col Pescara, si presenterà all’Adriatico non solo con una linea arretrata dimezzata, ma con il fardello pesante di 28 reti incassate in 21 incontri, ovvero una media di 1,3 gol subiti a partita (appena un anno fa, di questi tempi, le reti subite erani 21). Giusto per fare un esempio, il Bologna (al quale, al pari dei viola, manca ancora una gara da recuperare) ha incassato due reti in meno rispetto ai viola, che possono “vantarsi” di avere a loro volta una retroguardia di poco migliore rispetto a squadre come Udinese, Sampdoria, Chievo ed Empoli. Non esattamente schiacciasassi.
Ma non è tutto. Perché come detto per fronteggiare la squadra di Oddo (sempre più fanalino di coda della A con appena 9 punti, tre dei quali a tavolino) mercoledì ci sarà da fare i conti con alcune pesantissime assenze: quella cronica di Gonzalo (che Sousa conta di recuperare per la gara del 7 febbraio a Roma) e quella di Astori, che sarà squalificato per via del giallo rimediato quasi a tempo scaduto ieri. Non esattamente il miglior modo per preparare una sfida che si annuncia, stavolta sì, basilare per le ambizioni viola, che con tre punti - nonostante il passo falso di ieri - appaierebbero il Milan a quota 37 punti in classifica, portandosi a -3 dal 5° posto. Salcedo, Tomovic e De Maio (già rispolverato nella gara di ieri) iniziano a scaldare i motori.