RESTANO TUTTI, Ma non in Champions League

02.09.2008 00:00 di  Marco Conterio   vedi letture
RESTANO TUTTI, Ma non in Champions League
FirenzeViola.it

Restano tutti. Da Manuel Pasqual a Franco Semioli, da Manuel Da Costa a Papa Waigo. Restano, già, ma non per l'Europa. 21 soli i viola da Champions, in tribuna tutti gli altri: è la dura legge del regolamento, che impone ai club 4 giocatori provenienti dal vivaio e che in prima squadra la Fiorentina non ha. E allora via coi tagli eccellenti, tra i quali senza dubbio spicca quello di Gianluca Comotto: arrivato in riva all'Arno come l'erede designato di Ujfalusi, ancora non è al top dopo l'infortunio occorsogli quando vestiva la maglia del Torino e proprio per questo la Fiorentina gli ha preferito l'inossidabile Jorgensen, anch'egli non proprio al 100% della condizione dopo un'estate travagliata dal punto di vista fisico.

E gli altri? E Pasqual? Il terzino che sembrava ricalcare a pieno le orme di Grosso, dalla C al Mondiale, vale bene un posto in tribuna nella "terzaquartaquinta" forza del campionato? E Semioli? Sette milioni, poche partite e tanta panchina in vista? E Da Costa? Il feeling con Firenze ancora non è sbocciato, Prandelli e la Fiorentina restano in attesa di tempi migliori. E poi, soprattutto, Papa Waigo? Cederlo a quelle cifre non è sembrato giusto al Genoa, la Fiorentina voleva accontentarlo ma il Chievo metteva poco sul piatto della bilancia.



E' giusto, però, che buoni calciatori restino a svernare, "complicando" il lavoro di un tecnico? Lo stesso Prandelli ha detto, solo pochi giorni fa che "è mortificante, per un allenatore e per un calciatore, lavorare duro e non essere convocato per la domenica". Le competizioni, è vero, sono tre. In Europa, però, Semioli, Pasqual, Comotto e Da Costa non ci saranno. Per loro, le competizioni, restano due e, da quanto visto nella gara contro la Juventus, da conquistarsi con le unghie e con i denti.

Corvino, dal canto suo, non ha colpe. Non ha ricevuto offerte adatte: Stendardo per Da Costa non vale il rischio di perdere un potenziale campione. I milioni del Napoli per Pasqual, in fondo, erano pochi in confronto al valore del giocatore. Papa Waigo, poi, tra una chiacchiera e l'altra, tra Chievo, Reggio, Catania e Bergamo, resta a Firenze. Restano tutti, dunque, a lavorare duro, da veri professionisti, con la maglia viola ancora addosso. In bocca al lupo, ragazzi.