PROVE DI DISGELO
Prove di disgelo, dopo una settimana bollente ed uno SkyBox, quello del Franchi, che ieri sera ha preso letteralmente fuoco. L'associazione italiana arbitri, nella persona di Marcello Nicchi, tende la mano alla Fiorentina, nella fattispecie a Vincenzo Montella. Il teatro è quello di Coverciano, il pubblico sono le decine di allenatori e giornalisti (tra cui le telecamere di Firenzeviola.it che hanno immortalato in esclusiva la scena) che hanno partecipato alla premiazione della panchina d'oro, trofeo peraltro mancato per appena tre voti dall'aeroplanino. Un chiarimento intenso (durato oltre dieci minuti) in cui il tecnico viola ha chiesto spiegazioni al capo dei fischietti circa le recenti direzioni arbitrali che hanno penalizzato la Fiorentina e le squalifiche che sono piovute sul club viola. Borja Valero in primis.
La risposta di Nicchi alle parole di Montella, però, non si è fatta attendere: perché sebbene il capo dell'AIA abbia sottolineato la stima sua e di tutti i vertici del calcio itaiano nei confronti del mister gigliato, non è mancata una reprimenda sul suo recente comportamento, in particolare sul confronto acceso che Montella ha avuto con Gervasoni a Parma dopo il fischio finale, quando l'aeroplanino si era scagliato a centrocampo invitando l'arbitro ad effettuare il terzo tempo. La risposta, ormai è arcinoto, era stata negativa ed aveva portato Montella ad usare parole forti. Da qui l'immancabile squalifica. E nuovi veleni. Il segnale di una prima riconciliazione, però, c'è stato. Ed è stato forte. Dopo le polemiche e le manifestazioni di una città che chiede solo rispetto ed equità. E chissà che dalla mattinata di Coverciano non possa essere stata scritta finalmente una nuova pagina del calcio viola. A cominciare da questa settimana e dall'esito del ricorso per Borja Valero.
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