PRANDELLI, Scacco matto alla Juventus
Premessa: non siamo stati di parola. L'uovo di Pasqua di Firenzeviola.it era stato chiaro e cristallino. "Non scriveremo mai di Juventus". Ci permettiamo però uno strappo alla regola, un apostrofo viola tra le parole Prandelli e futuro. Storie di partite a scacchi, sulle rive dell'Arno, Diego "Kasparov" Della Valle da una parte, Cesare "Karpov" Prandelli dall'altra. Frasi dette, parole sussurrate, silenzi rumorosi, mentre la maglia viola chiedeva solo ago e filo per ricucire strappi inattesi ed inaspettati. Tempeste dopo tempeste e fulmini a ciel sereno, intorbiditi e rafforzati dalle previsioni torinesi sul futuro del mister alla Juventus. Storie di incontri ed accordi presunti, di smentite e di frecciate, di "voci e non solo", di un rapporto, quello tra Firenze e la sponda bianconera della Mole Antonelliana, tutt'altro che idilliaco. Poi il gran frastuono, l'addio di Diego Della Valle, le insicurezze dei sostenitori gigliati, le voci su Prandelli prossimo al passaggio bianconero.
La quiete dopo la tempesta, arriva in un burrascoso pomeriggio di fine marzo. Il cielo riflette l'umore della piazza, che dalla Funeral March di Chopin torna a rialzarsi con la Cavalcata delle Valchirie di Wagner alle 16.33. Prandelli resta, senza se e senza ma, almeno sino al 2011, per l'eventuale rinnovo c'è tempo e si vedrà. Il postino bianconero ha suonato due volte e, seppur nella cassetta delle lettere del mister ci sia stata una missiva gustosa e sugosa, ha preferito rispedirla al mittente. Scacco matto, dunque, alla gran rivale, proprio con la firma in calce di quello che avrebbe dovuto rappresentare l'uomo della rinascita e della rivincità contro il logorio del calcio moderno post-Moggi.
Punto. Questione chiusa, Juve adios. Cesare Prandelli resta alla Fiorentina. Un bel raggio di sole sulla tratta Orzinuovi-Firenze, senza passare dal via torinese. I tifosi viola, in ogni caso, hanno ancora bisogno di risposte: di avere, per esempio, dalla bocca del mister i perché di una decisione inattesa, da quella del (di)nuovo presidente Andrea Della Valle chiarezza sull'oggi e sul domani della Fiorentina. Un piccolo-grandissimo passo, però, è già stato fatto. Con tanti saluti alle nostre promesse pasquali ed ai desideri estivi di casa Juventus.