PIOLI, BOLOGNA FU UNA BELLA PALESTRA. EYSSERIC È PRONTO
Stefano Pioli, allenatore della Fiorentina, ha introdotto la sfida di domani alle ore 18 contro il Bologna, il Derby dell'Appennino. Queste le parole del tecnico gigliato dalla sala stampa Manuela Righini dello stadio Artemio Franchi:
Sul principio squadra che vince non si cambia: "I detti sono la saggezza dei popoli, però si pensa sempre a migliorare la squadra. Se possibile miglioro e osservo. Quello che ho visto fino a oggi è tutto positivo. Siamo sulla strada giusta".
Sul pericolo del Bologna e Di Francesco e Verdi: "Sono i soliti nell'affrontare un avversario del nostro campionato con le sue caratteristiche e motivaizoni. Domenica è passata, abbiamo buone indicazioni ma domani è un'altra partita. Insistiamo sulle idee e sulle regole, sulla voglia di mettere tutto in campo. Il Bologna ha giocatori offensivi pericolosi, quindi ci vuole attenzione".
Sul passato al Bologna: "Questa squadra, e il ds Cinquini, mi hanno aiutato ad iniziare. Fu un'annata con ragazzi giovani, quasi tutti stranieri. Fu una palestra per crescere, ma ora conta il presente.
Sulla possibile striscia vincente: "Riuscire a dare continuità sarebbe importante, possiamo riuscirci solo con le potenzialità e un approccio giusto. Serve la voglia di stare nella gara per novantacinque minuti. Stiamo pronti e preparati a sfruttare gli errori. Dovremo essere squadra".
Sugli avversari: "Con il Napoli erano stati accorti ma avevano perso nettamente l'anno prima. Noi siamo preparati a tutto su noi stessi. Qualsiasi scelta qualche situazione ce la concederanno. Se stringono andremo in ampiezza, e viceversa. Serve ordine, generosità e pulizia nelle giocate".
Sulla maturità del gruppo: "Non ho visto pressioni o preoccupazioni dopo i risultati negativi, né troppa euforia dopo Verona. Che le vittorie diano entusiasmo ad ambiente e a noi penso sia giusto, come il fatto di volerlo cavalcare. Vogliamo provare a vincere la partita. Ho visto buoni atteggiamenti e buona condizione. Questo ci serve per continuare un cammino appena cominciato".
Sul vivere le partite da ex: "La vivo come importante per noi e la classifica, ma soprattutto per il momento di crescita. Emozioni e sentimenti passano in secondo piano".
Su Saponara: "Ha lavorato bene ma gli manca ritmo. Per questo domani giocherà con la Primavera, spero faccia un'ora. Lo seguiremo e spero che la settimana prossima possa essere completamente a disposizione".
Sulle parole di Simeone: "Sono d'accordo con lui. Se si sente più leggero e pronto a segnare con continuità ben venga. Aspettiamo solo questo".
Su cosa non è piaciuto a Verona: "Da ogni partita traiamo indicazioni. La prima mezz'ora di domenica scorsa è stata di alto livello, i nostri avversari non hanno fatto il necessario per crearci difficoltà ma l'abbiamo approcciata bene. Si va oltre però, abbiamo appena cominciato a stare insieme in campo e nello spogliatoio. Ogni giorno della settimana è stato importante. Domani sarà un'altra partita e un altro test. Il nostro è un lavoro bellissimo. Ci arriviamo pronti: abbiamo studiato bene e arriviamo con grande convinzione".
Sulla lunghezza della rosa e le possibilità di Milenkovic, Hagi, Lo Faso e Zekhnini: "Promesse non si fanno mai. Nel calcio le gerarchie sono momentanee, e chiunque inizia con un undici in testa. Poi ci sono infortuni e cambi, e sono cose che possono sempre succedere. Siamo rimasti con qualche giocatore offensivo in più. Qualcuno verrà penalizzato, già da domani. Ma loro devono sapere che c'è fiducia: metto a disposizione le risorse migliori per la singola partita. Sono giovani di qualità, e lavorando con costanza possiamo crescere insieme, lavorando senza abbattersi".
Sulla settimana e l'integrazione di alcuni: "Ci avevano penalizzati gli ultimi 20 metri, sia davanti che dietro. Lì dobbiamo crescere e migliorare. Serve a capire se ci sono idee, identità, modello di gioco. I risultati dipendono da quelle zone di gioco".
Su Pezzella: "Mi piace meno parlare dei singoli di voi. Se abbiamo acquistato Pezzella è perché abbiamo visto in lui caratteristiche giuste che mancavano nel reparto difensivo. Ha le caratteristiche giuste per essere un difensore da Fiorentina".
Sull'umore della piazza: "Lavorare in un ambiente negativo è difficile per giovani come i nostri, mentre la positività non può che farci bene. Tanti miei colleghi dicono che non bisogna sognare, per me è sbagliato. Io da bambino sognavo di fare il calciatore prima e l'allenatore poi. Mi son rimboccato le maniche, ho lavorato e ho raggiunto un sogno. Pochi ragazzi tra i tantissimi che fanno calcio riescono poi ad arrivare. Sognare aiuta ad essere ambiziosi. Io vedo solo positività. Le nostre fortune e sfortune passeranno dal lavoro e dalle prestazioni. Non vedo niente di male nel prendere energie dall'entusiasmo. Domenica scorsa ogni giocatore mi ha detto che si era divertito. Eravamo la squadra che aveva corso di più nella giornata: prima viene il lavoro di squadra, sacrificio e volontà, poi ci divertiremo. Quello vogliamo: un ambiente triste o depresso sarebbe peggio. La consapevolezza aiuta a far risultati, se domani non ci riusciremo allora sarà da dire che teniamo i piedi per terra".
Sulle valutazioni degli addetti ai lavori: "Sì, è così. Sei squadre sono più forti di noi sulla carta ma non vuol dire che arriveranno prima. Dove arriveremo non lo sappiamo, lo vedremo. Ma è giusto che chi lavora sia ambizioso e per me vuol dire scendere in campo ogni domenica con la possibilità di vincere la gara".
Su Eysseric e Laurini: "Sono in buone condizioni. Valentin si è ripreso bene dall'infortunio, e domani è a disposizione. Anche Laurini sta meglio, seppur sia arrivato in condizioni non ottimale perché aveva lavorato poco con l'Empoli".
Sull'amichevole con il Livorno: "Non ho notizie ufficiali: se possiamo aiutare in qualche modo saremo pronti".