PENALTY

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Un giugno di fuoco, altro che. E' come se per Corvino la strada fosse subito in salita, anche se sul fronte allenatore ormai è praticamente tutto fatto. Tempo la prossima settimana sul futuro viola di Stefano Pioli si alzerà il velo e arriverà l'ufficialità, ma non è da escludere che già prima il d.g. debba fare i conti con la risposta definitiva di Bernardeschi.

Perchè sistemato il tassello della guida tecnica è soprattutto il nodo del rinnovo del numero 10 la priorità viola. E anche quella dello stesso Bernardeschi, fosse solo per gli impegni con la maglia azzurra. E' lecito pensare che nelle prossime settimane il quadro si faccia più chiaro, vista l'incertezza che tutt'ora regna sovrana. 

Di certo, per ora, c'è il silenzio del protagonista, certamente allettato dalle proposte che presumibilmente sono piovute. Gli stessi mittenti non sono poi così nascosti, sia in Italia (Inter e Juve) sia all'estero (soprattutto in Inghilterra). E non è nemmeno una novità il ruolo fondamentale che potrebbe avere il rinnovo di Bernardeschi nella ripartenza viola. 

Subito un bivio determinante, in altri termini, per Bernardeschi e per la Fiorentina che proprio da un'eventuale cessione del suo talento potrebbe ritrovarsi un ulteriore extra budget oltre a quanto arriverà dalle cessioni. Come se, dopo nemmeno pochi minuti di gioco, per Corvino fosse già tempo di provare a parare un rigore, ancora peggio, tirato da un Bernardeschi storicamente imprevedibile dal dischetto.