PASSAGGIO DI CONSEGNE (DEFINITIVO)
Se per molti sarà la partita dell'addio, la gara di domenica sera tra Fiorentina e Chievo Verona per Ciprian Tatarusanu avrà sicuramente un sapore e un significato differente. L'ultima di campionato regalerà infatti una nuova occasione al rumeno (in vantaggio nel ballottaggio con Antonio Rosati), fermo ai box da più di 3 mesi per un fastidioso problema alla schiena.
Un ritorno, quello di colui che con ogni probabilità sarà il portiere del futuro viola, che arriverà al termine di un'annata a tre facce: amara all'inizio per il ruolo di mero "portiere di Coppa" (6 presenze nella fase a gironi di Europa League e 1 in Coppa Italia contro l'Atalanta), improvvisamente soddisfacente per i guantoni da titolare strappati a Neto tra gennaio e febbraio (con 10 presenze consecutive di cui 8 in campionato, 1 in Europa League e 1 in Coppa Italia) e, infine, nuovamente travagliata a causa dell'infortunio e delle nuove gerarchie tra i pali della porta gigliata (con Tata prima in tribuna e poi in panchina e Neto divenuto invece titolarissimo a suon di straordinarie parate). Uno score complessivo, insomma, di 17 presenze che lascia al numero 1 della Nazionale rumena più di un rammarico e tanta voglia di dare continuità a quanto mostrato soltanto parzialmente in questa stagione ormai agli sgoccioli.
Adesso il problema alla schiena sembra finalmente archiviato e contro il Chievo Verona la squalifica di Neto gli consentirà di tornare a competere per quello che è sempre stato il suo grande obiettivo: essere il portiere titolare della Fiorentina. Una sorta di passaggio di consegne, stavolta definitivo, visto l'imminente addio del brasiliano al capoluogo toscano.