MISTER NON ASPETTI SEGNALI, PRETENDA RINFORZI
“Si comincia bene, tanto non ne para mai uno” recita il solito tifoso ottimista sugli spalti vicino a me dopo che è stato decretato il rigore a favore del Verona nella partita di ieri al Franchi. Se devo essere sincera nemmeno mi ero accorta del pastrocchio che aveva combinato ma Terracciano è stato bravo ad annullare la possibilità di istantaneo vantaggio dei nostri avversari, un pronti attenti e subito sotto di un gol che sarebbe stato micidiale. Chiaramente abbiamo gioito e sono felice che Pietrone nostro abbia zittito i commenti maligni, supportato alla fine anche da una prestazione da “il migliore della classe” per le belle e salvifiche parate che ha fatto che denotano però come la Fiorentina abbia sofferto troppo.
Questo inizio al cardiopalma ho pensato che fosse casuale, che il portiere non si fosse accorto che avevano fischiato l’inizio del match, ma invece è stato un campanello d’allarme perché la Fiorentina vista nel primo tempo è stata proprio bruttina e surclassata dagli uomini di Baroni penultimi in classifica. Lo sconcerto è stato tanto e devo dire che i fischi che si sono sentiti avevano il loro perché. È vero che eri rientrato da una trasferta impegnativa di Conference, ma davanti non avevamo uno squadrone titolato e mi sarei aspettata un altro approccio e un'altra intensità.
Sono scesi in campo da subito sia Nzola che Beltran senza però dare risultato a questa soluzione perché l’argentino non ha giocato da attaccante e il suo compagno c’ha provato, con un gol che è stato poi annullato per un fallo, ma niente altro. La cosa che mi disorienta dell’angolano è come, nonostante la sua fisicità, non riesca mai a vincere contrasti, non la prenda mai di testa vanificando il suo contributo alla squadra tanto che è rimasto negli spogliatoi alla fine del primo tempo.
Beltran a quel punto è avanzato, ma più che altro è entrato in campo Arthur che ha ridato sostanza al centrocampo e alla manovra dei viola. Non che si sia costruito chissà quali azioni e messo in seria difficoltà il Verona, ci siamo messi in difficoltà da soli con alcune singole prestazioni discutibili, ma quando ormai ci stavamo apprestando agli ultimi dieci minuti della partita rassegnati ad un mesto pareggio, ecco che Beltran indovina la zampata vincente che permette ai viola di incamerare tre punti preziosi.
Siccome nel calcio l’importante è vincere, credo che oggi si debba essere felici per com’è andata e guardare più alla classifica che al campo che porta, comunque, sempre alle solite conclusioni: la Fiorentina, che ha un organico non certo eccellente e non certo da Champions, si ritrova in una posizione di assoluto prestigio, ha una classifica spettacolare così come l’ha definita Italiano, ma ha pure alcuni calciatori di un certo livello infortunati (vedi Castrovilli, Dodò, Gonzalez e Bonaventura non al meglio) e servirà in tutti i modi che il Mister venga aiutato soprattutto “lì davanti” dove lo stesso tecnico ha chiesto un segnale da parte di tutti. Mi verrebbe voglia, da tifosa, di suggerire ad Italiano di non aspettare, ma di chiedere e pretendere aiuto. Spesso è stato rinfacciato al tecnico di essere aziendalista, di non imporre le proprie scelte tecniche e mi auguro che stavolta, al suo terzo anno in viola, possa smuovere le acque ma soprattutto le campagne acquisti.
Fra attaccanti e esterni le carenze mi paiono palesi, alcuni dei calciatori attuali spero che vengano ceduti o mandati a giocare in prestito già da gennaio e non voglio fare la solita lista di nomi tanto ormai li sappiamo ma, non approfittare di questa annata favorevole dove, tranne Inter e Juventus, le altre viaggiano fra alti e bassi credo che sarebbe un peccato ed un errore dal punto di vista delle ambizioni perchè i discorsi adesso stanno a zero e servono i fatti.
Il Bologna ci ha preso il quarto posto e siamo scalati al quinto a pari punti col Napoli che ha comunque giocatori decisamente, ma decisamente più forti dei nostri ma che siamo riusciti a battere al Maradona. Se ieri abbiamo avuto un vantaggio e abbiamo raccolto più del dovuto (lo ha ammesso lo stesso allenatore), se il fattore C ha contribuito a rendere la nostra serata migliore nonostante si giocasse senza i due calciatori più importanti della rosa, aiutiamo e rinforziamo questo gruppo senza indugi.
La Signora in viola