MEMORIAL FRANCHI, I più e i meno di Fiorentina-Psg
Le premesse sono doverose. E meritano menzione. La preparazione dura, atletica, da un lato, e di conseguenza anche un differente stato fisico con i parigini. Il ritardo con il quale alcuni elementi cardine, Gilardino e Gamberini in attesa di Montolivo, sono rientrati in gruppo, dall'altro. Come dire che ci sono decine di perchè a questa debaclè. Terreno di gioco incluso. Diventa difficile, perciò, qualsiasi valutazione, ancora più se positiva, se non l'unica di carattere ambientale. Se qualcuno allo stadio c'è pur venuto, e se è pur vero che era anche la prima uscita ufficiale di fronte ai propri tifosi, sul piano dell'agonismo si poteva dare qualcosina in più.
I PIU'
Vargas – I tiri da fuori area e la condizione fisica in generale lo rendono fra i più in forma, se non il più avanti nella preparazione.
Pasqual – La corsia sinistra è l'unico settore che sembra già funzionante. E' anche merito suo
Jorgensen – In una serata del genere, anche un solo spunto può valere un coro o un applauso. Spara alle stelle, ma almeno sembra che abbia più voglia di giocare di altri.
STABILI
Gilardino – Il ritardo con il quale si è aggregato al gruppo lo giustifica e fa intravedere la consueta voglia di sgomitare là davanti. L'importante è che non si fermi praticamente mai.
Mutu – Tanta grinta in avvio, qualche richiamo ai compagni, ma le gambe ancora non girano a pieno regime, e non possono girare per svariati motivi. A prescindere dal test di stasera, gran parte delle fortune viola dipenderanno da lui.
Jovetic – Probabilmente, anche per lui, sarebbe più adeguato il ruolo di “meno”, ma almeno strappa il primo applauso della serata. Arriva intorno al decimo del secondo tempo prima che provi a ripetersi nel finale. Almeno prova a compicciare qualcosa.
I MENO
Frey – Si riscatta soltanto al terzo tentativo mandando in angolo la conclusione di Luyindula. Niente di strano per il portierone viola, il tempo delle uscite miracolose arriverà sicuramente. Ma per il momento c'è ancora molto su cui lavorare.
Gamberini – La condizione fisica, di certo, incide pesantemente nella prestazione del centrale. Gli attaccanti francesi, al piccolo trotto, perforano la difesa come una lama nel burro. C'è tutto il tempo per entrare, sul serio, nelle giuste condizioni mentali e fisiche.
Kroldrup – Sulla falsa riga del compagno di squadra paga dazio ai carichi di lavoro. Al di là del fuorigioco non chiamato sul raddoppio del Psg emerge una superiorità da parte degli avversari evidente
Da Costa – Parliamo di lui, per sorvolare su tutti gli altri. Se qualcuno, fino a oggi, si fosse domandato come mai non riesca a trovare una squadra stasera sono disponibili altri indizi. Lavoro in ritiro o meno, il terzo gol è tutto suo. E ricorda drammaticamente le amnesie in occasione delle, rarissime, apparizioni. Sul resto della prestazione meglio sorvolare, interrogativi sulla valutazione che fu inclusi.