MELO, Il nuovo padrone del gioco viola

29.07.2008 16:40 di  Matteo Magrini   vedi letture
MELO, Il nuovo padrone del gioco viola
FirenzeViola.it

E' stato il primo acquisto della Fiorentina da Champions League, anche se la sua ufficializzazione è arrivata dopo quelle di Gilardino e Jovetic. Questione di burocrazia, di contratti, di firme, ma Felipe Melo già a gennaio era, di fatto, un calciatore viola. Pantaleo Corvino si è mosso, tanto per cambiare, con un anticipo quasi imbarazzante rispetto ai suoi colleghi direttori sportivi, assicurandosi un centrocampista che potrebbe davvero far innamorare il pubblico fiorentino, da anni alla "disperata ricerca" di un nuovo Dunga. Melo, o Felipe, come avrà scritto sulla sua maglia, era, al momento dell'acquisto, un mezzo sconosciuto, inutile nascondersi, soprattutto agli occhi dei non addetti ai lavori. Il popolo viola ha accolto in silenzio questo mediano con le spalle da nuotatore, aspettando di vederlo all'opera sul prato verde. I più ottimisti, al massimo si lasciavano andare a commenti del tipo: " Sul giornale c'è scritto che lo volevano anche il Barcellona ed il Real Madrid, quindi vuol dire che sarà forte.."

 

Il ragazzo, dal canto suo, ha da subito mostrato un grande carattere, ma prima ancora una straordinaria correttezza rispettando, nonostante le avances dei grandi club spagnoli, la parola data a Corvino e alla Fiorentina. "Avevo dato la mia parola ai viola, ed  io sono uno che la parola la rispetta, sempre". Parole da grande uomo, prima che da calciatore. Ma il nuovo "volante" della Fiorentina, ha evidenziato anche, fin da subito, una spiccata personalità, sottolinenando più volte la sua grande voglia di vincere e di misurarsi con il calcio italiano. Fin dai primissimi giorni di ritiro alle parole sono seguiti i fatti: determinazione feroce, impegno straordinario, grande abnegazione nell'ascoltare il maestro Prandelli. Ed i risultati già si vedono, chiari, netti, positivi. In tutte le amichevoli fin quì disputate dai viola Melo è risultato tra i migliori, soprattutto sabato contro il Figline, quando ha messo in vetrina gran parte del suo repertorio. Corsa, strapotere fisico, colpo di testa imperioso, capacità di inserimento, ottime geometrie, grinta da vendere e una sorprendente capacità di essere trascinatore. Inoltre, negli ultimi allenamenti, ha mostrato una condizione atletica invidiabile, staccando molti dei suoi compagni nei test. Insomma, Felipe ha tutte le caratteristiche del centrocampista moderno, e Prandelli già mostra di fidarsi molto di questo brasiliano alla Emerson.

 

La Fiorentina ha perso un gran regista come Fabio Liverani, ma a quanto pare ha trovato un erede più che degno di tale predecessore. Le caratteristiche sono totalmente diverse, il brasiliano probabilmente non ha la classe o la fantasia, la giocata di prima dell'ex gigliato, ma la sensazione è che per il gioco che ha in mente il "Mago di Orz" il nuovo arrivato sia semplicemente perfetto. Il tecnico viola non ha mai smesso in quest tre anni di ripetere quanto sia importante avere un mediano che abbini la grande forza fisica, i centimetri, i muscoli, alla qualità, all'intelligenza tattica e alla capacità di essere leader. Non a caso ama De Rossi e Diarra, due giocatori che presentano tutte queste caratteristiche. Non vogliamo esagerare, o creare troppi e facili entusiasmi, ma sembra proprio che Prandelli sia stato finalmente accontentato. Ora potrà chiedere al centrocampo di alzare la linea del pressing, per recuperare palla sulla trequarti avversaria e poter ripartire da zone del campo pericolose e non dalla propria metà campo, ora potrà sperare di imporre la propria legge contro ogni reparto mediano, e tentare di tenere sempre e comunque il pallino del gioco in mano. Inoltre Melo garantisce anche un buon numero di reti, con tiri da fuori ma soprattutto di testa, sui calci piazzati. Un'altra caratteristiche che fa impazzire Prandelli che spesso ha lamentato la carenza della sua squadra da questo punto di vista.

 

Insomma, andiamoci piano, la stagione deve ancora iniziare e sarà lunga e difficile, molto difficile, ma se il buongiorno si vede dal mattino beh, diciamo che sul centrocampo viola potrebbe splendere un sole radioso.