MACIA: "MERCATO DOPO IL 3/05. I GIOVANI? ABBIAMO IDEE CHIARE"

09.04.2014 15:13 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lady Radio
MACIA: "MERCATO DOPO IL 3/05. I GIOVANI? ABBIAMO IDEE CHIARE"
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Eduardo Macia, direttore tecnico e responsabile del settore giovanile della Fiorentina, presente quest'oggi degli studi di Lady Radio ha affrontando molti argomenti, sia sulla prima squadra che sui giovani: "Tim Cup Primavera? Pensiamo che sia un premio per i ragazzi, al di là di quello che sarà risultato finale. I giovani sono molto importanti, cresceranno insieme a noi e saranno il nostro futuro. Ricordo che quando ero a Liverpool c'erano due giocatori con grande prospettiva, Obertan e N'Gog, arrivati nella società inglese da giovanissimi, ma con giocatori di grandi livello in prima squadra non è mai facile sfondare. Altri giocatori invece sono pronti fin da subito. La formazione di un giocatore non è solo calcistica. La cosa fondamentale per un giovane è quella di crescere sia dal punto di vista calcistico che da quello umano. Gli stranieri in Italia? Penso che su questo aspetto bisognerebbe ritrovare un'identità, cosa che adesso manca al calcio italiano. Adesso i talenti italiani sono più difficili da trovare, ma sta alle società scovarli e acquistarli, perché inevitabilmente in Italia continuano ad esserci giovani interessanti. Noi della Fiorentina stiamo cercando questi giocatori, vogliamo controllare prima la Toscana, poi l'Italia e solo successivamente il resto di Europa. Un dirigente deve per prima cosa conoscere i giocatori che gli stanno vicino. Un ragazzo non deve essere valutato per la sua età, ma solo per le sue qualità. Un giovane ha sempre bisogno di fiducia e tutela. Scuffet? Era tantissimo tempo che in Italia non si vedeva un portiere così giovane in serie A. I giovani in prestito? Dobbiamo valutare tutte le situazioni, ma lo faremo soltanto dopo la finale di Coppa Italia. Abbiamo le idee chiare, ma adesso dobbiamo pensare al campionato e alla Coppa. Cosa fare per migliorare il calcio italiano? Una cosa molto importante sarebbe curare di più il terreno di gioco dei vari stadi. In Inghilterra, Spagna, Francia e Germania non è permesso avere l'erba più alta di tre centimetri e molto difficilmente si vedono campi impraticabili. La finale di Tim Cup Primavera? Non partiamo sconfitti.

Le due squadre sono prime in classifica nel girone di campionato. La Lazio è una buona squadra, con un'identità diversa dalla nostra. I ragazzi hanno voglia di far bene. I trofei del settore giovanile non sono importanti come quelli della prima squadra. Fanno parte del processo di crescita dei vari calciatori, che per prima cosa devono però capire come arrivano le vittorie sul campo. Per il processo di crescita di un giovane è importante anche reagire dopo le sconfitte. Adesso nella Primavera viola ci sono ottimi talenti ma è difficile dire chi sia pronto per fare il salto di categoria. Penso a Capezzi, Madrigali, Gondo e Petriccione, ma ancora è troppo presto per pensare a loro in prima squadra, anche perché la nostra Primavera è una delle più giovani della serie A. La vera forza di una squadra però, non è prendere grandissimi giocatori ma crearli in casa propria. Il senso di appartenenza? Purtroppo al giorno d'oggi è difficile indirizzare un giovane verso gli idoli della Fiorentina, visto che ci sono Messi, Cristiano Ronaldo e tantissimi altri campioni che catturano l'attenzione dei giovani, ma piano piano anche loro si accorgono dei campioni che sono nella Fiorentina e cercheranno di imparare da loro. Quando ero a Liverpool mi ricordo che Hyypia, ogni volta che arrivava un giovane in prima squadra, lo prendeva subito sotto la sua ala, facendogli da tutore a aiutandolo nella sua crescita personale. La Cantera del Barcellona? Il modello sarà difficilissimo da emulare. Servirà tantissimo tempo, un lavoro incredibile, ma non è detto che qualcuno possa ripetere ciò che hanno fatto in Catalogna. Io e Pradè? È importante avere feeling nell'ambiente di lavoro. Noi come società non possiamo sbagliare e ascoltiamo molto le persone, anche perché la squadra viene costruita per la gente. Il mercato? Ne parleremo dopo il 3 maggio. Dobbiamo migliorare e continuare nel nostro percorso. Non mi piace parlare di cambiamento, ma solo di miglioramento. La Fiorentina il prossimo anno sarà più forte rispetto a questa stagione. Il mio lavoro? Non c'è nessun segreto, ci sono persone che ci aiutano a non sbagliare".