LE RADICI DELLO STALLO

28.07.2023 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
LE RADICI DELLO STALLO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Qualche giorno di riposo per la squadra rientrata da Belgrado dopo la pesante sconfitta con la Stella Rossa, poi dalla prossima settimana Italiano riprenderà il lavoro. Mentre il gruppo viola ricarica le pile il focus della società resta duplice, da un lato il mercato e lo sviluppo delle trattative (su tutte quella per il difensore Sutalo) dall’altro iter e percorsi -tra loro distinti- per le due strutture principali: lo stadio e Viola Park.

Ma se per il centro sportivo il prossimo appuntamento utile è quello del 3 agosto quando è in programma una riunione decisiva per l’aperture delle porte della sede del ritiro sul fronte stadio le recenti prese di posizione delle parti in causa raccontano di un nuovo stallo, le cui radici affondano più nel passato che non in evoluzioni del presente

Mentre dal Comune, per bocca dell’assessore Guccione, si ribadiscono accordi già presi (quelli sulla soluzione “ibrida” scelta dalla società viola che prevede l’addio al Franchi per due stagioni) nello scenario complessivo della vicenda non sfugge nemmeno lo scarso margine di manovra del club a fronte delle proposte arrivate dall’amministrazione. Un percorso sì obbligato dall'impiego dei fondi pubblici del PNRR, e per questo con scadenze ben chiare e fissate al 2026, ma come minimo in contrasto con l'attività di un club di serie A che difficilmente può permettersi due stagioni in trasferta. 

Un'ipotesi, quella di dover giocare per due anni dal Franchi, che altrove è stata gestita diversamente, e che oggi segna una distanza nei punti di vista di Fiorentina e Comune per niente ridotta. Nonostante sull'argomento non siano mancati confronti e nonostante determinati passaggi fossero già stati affrontati in passato. Una sorta di ritorno al punto di partenza, anche nei rapporti, che non fa altro che aumentare l'incertezza sull'operazione di restyling del Franchi.