LE PAGELLE. Male Santana, Ufo distratto
FREY – Arrivare a prendere la stecca di Inler sembrava francamente molto difficile. Bravo su Pepe in apertura di ripresa, si ripete su Quagliarella. Punito da un grandissimo gol di Di Natale, può fare poco anche su Quagliarella. Non una domenica da ricordare, 6.
UJFALUSI – Sbroglia bene alcune situazioni delicate, nei primi minuti quando l'Udinese parte a testa bassa. Superato con fin troppa facilità da Di Natale sul raddoppio dei friuliani, il suo ritardo nella chiusura chiude virtualmente i conti. Distratto, 5.
KROLDRUP – Avvio promettente con buona decisione. Tiene bene fino a quando si fa superare sul traversone di Dossena che Quagliarealla realizza per il tre a uno che spegne qualsiasi speranza gigliata. Altrimenti la prestazione sarebbe più che sufficiente, 5,5.
DAINELLI – Qualche incertezza di troppo fino all'errore su Quagliarella che poteva costare carissimo. Così e così, 5,5.
GOBBI – Apprezzabile l'apporto in fase propositiva, anche se manca un po' di precisione al momento del cross. Nel secondo tempo rischia molto spedendo sui piedi di Dossena un rinvio di testa, ma potrebbe fare malissimo all'Udinese se Ferronetti non lo bloccasse sull'assist di Vieri. Alti e bassi, 6.
DONADEL – Di nuovo chiamato agli straordinari per non far rimpiangere Liverani gioca con buon ordine in mezzo al campo. Nel secondo tempo, però, non si vede praticamente mai e la manovra latita. Troppa poca qualità, 5.
KUZMANOVIC – E' suo il primo spunto incisivo che costringe Handanovic a intervenire. Nell'occasione, però, conclude troppo centralmente da ottima posizione. Sembra non aver del tutto superato i postumi dei tanti impegni e continua a sembrare annebbiato. In ribasso, 5,5.
MONTOLIVO – Si vede poco nella prima mezz'ora ma quando si scuote lo fa sfiorando il pareggio. Perfetta la conclusione dal limite dell'area che si stampa sul palo e torna in gioco. Nel fortino bianconero il suo tiro sarebbe valso oro. Sfiga, 6.
Dal 5'st OSVALDO – Il suo ingresso in campo sbilancia la squadra alla ricerca del pareggio. Bravo sul traversone di Santana a costringere Handanovic al difficile intervento. La sua verve, tuttavia, non salva la Fiorentina. Fresco, 6.
JORGENSEN – In una Fiorentina poco appariscente è comunque il primo a proporre situazioni interessanti come l'assist per il tiro di Kuzmanovic. Cala alla distanza per le non impeccabili condizioni fisiche. La Fiorentina gioca comunque meglio sulla sua corsia di sinistra. Mancino, 6.
Dal 13'st VIERI – Entra e segna. Poco più di tre minuti per annullare, di tratto, tutte le parole degli ultimi tempi. Una testata sull'invito di Pazzini che scavalca il numero uno bianconero e merita la danza africana di Papa Waigo. Sembra un altro e il tocco che libera Gobbi lo dimostra. Il più positivo in una domenica in chiaro-scuro. Dottor Jekill e Mister Hyde, 6,5.
SANTANA – Fa tutto bene quando si libera in area evitando due uomini, peccato per la conclusione. E' peraltro uno dei pochi momenti di incisività nella sua impalpabile prestazione. Se doveva essere sotto osservazione, la prima occasione se l'è giocata malissimo. Evanescenza irritante, 5.
PAZZINI – Una girata di prima intenzione nel corso dei primi quarantacinque minuti e poco altro. Meglio in avvio di ripresa quando sembra più vivo smarcando in un paio d'occasioni Santana. Sul tiro a botta sicura da due passi Handanovic compie il miracolo. E' suo l'assist volante per la testata di Bobone. Guadagna punti nel finale. Volitivo, 6,5.
Dal 23'st PASQUAL – S.v.
PRANDELLI – Recupera Dainelli in difesa e manda Jorgensen a fare l'esterno offensivo di sinistra. La Fiorentina soffre in avvio ma trova l'occasionissima con Kuzmanovic. Sprecata la palla gol viene trafitta da Inler. Archiviato il palo di Montolivo, richiama il centrocampista mandando in campo Osvaldo a inizio ripresa. Prosegue nel sbilanciare la squadra rinforzando l'attacco con Vieri per Jorgensen. E a discapito di chi, sul momento, rimane perplesso ha ragione trovando un gol pesantissimo che vale il pareggio e ritrovando un giocatore come Bobo. La squadra però non regge e crolla sotto i colpi di Di Natale e Quagliarella. Dimenticare Udine, 6.