LE LOGICHE DEL TURNOVER

23.10.2015 17:00 di  Matteo Sestini  Twitter:    vedi letture
LE LOGICHE DEL TURNOVER
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Difficile capire quali siano stati i motivi alla base della sconfitta, nonché della pessima prestazione, offerta dalla Fiorentina di Paulo Sousa nella serata di ieri contro il Lech Poznan. Per molti ha influito il pesante turnover messo in atto dal tecnico portoghese. D'altronde domenica al Franchi arriverà la Roma di Salah e compagni e considerando la caratura tecnica dei polacchi quella di ieri sera sembrava davvero la gara giusta per far tirare il fiato ai giocatori ''titolari''.

Paulo Sousa non aveva poi grandi alternative: un po' per gli infortuni, un po' per le dinamiche con le quali deve gestire il gruppo. Sepe è il portiere titolare di coppa, quindi l'alternanza con Tatarusanu era scontata. In difesa Roncaglia ed Astori sono due titolari, mentre Tomovic ha avuto subito la chance per riscattarsi dopo le lacrime di Napoli. Occasione ampiamente sprecata. A destra Rebic è il titolare designato per la coppa, considerato che Błaszczykowski è ancora alla ricerca della condizione fisica migliore e non può giocarle tutte. Anche a sinistra la scelta di Pasqual (al rientro dopo un mese di stop) era pressoché obbligata, a causa dell'infortunio muscolare rimediato da Alonso domenica scorsa al San Paolo. Il capitano viola ha stretto i denti giocando per settanta minuti, prima di essere sostituito. Mario Suarez non partiva titolare dalla partita con il Belenenses. Per lo spagnolo questa poteva essere l'occasione buona per affinare il suo inserimento nelle dinamiche di gioco della squadra, ma ancora una volta niente da fare. Verdù e Mati avevano il compito di impreziosire tecnicamente la manovra: il cileno ha sicuramente fatto meglio dell'ex Betis Siviglia. Borja, Badelj e Vecino (quest'ultimo poi entrato a gara in corso) non avrebbero potuto tirare la carretta anche ieri, per giunta dopo una gara fisicamente dispendiosa come quella con il Napoli. In attacco lo stesso discorso vale per Kalinic, sostituito da un apatico quanto impreciso Babacar. Dispiace che un giocatore con le sue potenzialità stia facendo davvero poco per provare a strappare al croato la maglia da titolare.

Infine Pepito: Giuseppe Rossi ha siglato la seconda rete consecutiva e sta continuando il chirurgico processo di recupero, che si spera lo porterà entro il nuovo anno al top della forma. Dunque in vista della gara con la Roma di domenica, non è illogico pensare che della squadra che ha affrontato il Lech Poznan in campo potremmo vedere al massimo due o tre elementi.