LA STORIA COME SPINTA PER IL FUTURO
La storia. Quella che non va mai dimenticata, perché solo attraverso il rispetto del passato si può costruire il futuro e soprattutto è solo ammirando i campioni di una volta, respirando l'odore di un calcio vero e vissuto tra la gente, che si può prendere ispirazione e trovare la spinta in più, soprattutto in momenti come questi, come ha sottolineato Pantaleo Corvino sul palco parlando e premiando Carlos Dunga.
Frasi fatte, per carità, ma di sicuro i giocatori attuali che hanno partecipato, Astori e Saponara, avranno capito ancora una volta cosa significa indossare la maglia viola e guadagnarsi, col sudore in campo, meglio se accompagnato da qualche trofeo, il rispetto e l'amore della gente.
Salendo sul palco con Enrico Chiesa ed Enzo Robotti e sentendo gli applausi per campioni del passato o addirittura morti come Rosetta e Ferrante (i loro eredi non solo voluti mancare) o più recenti come Dunga avranno capito cos'è Firenze e giocare per la Fiorentina.
"Non volevo andare via, ho sofferto quando sono stato ceduto e avevo nostalgia non del Brasile, come quasi tutti i miei connazionali, ma di Firenze" sottolinea emozionato Dunga che ha sentito Firenze casa sua, che ha ricordato come frequentava e usciva con i tifosi (ah, bei tempi, magari fosse ancora così senza i filtri e i paletti dei club moderni) e come sentiva l'affetto in giro per la città e al mercato, perché il calcio di allora era fatto da persone tra le persone più che da giocatori chiusi in una campana di vetro di oggi.
La Coppa Italia in bella vista e i tanti cimeli donati dai campioni entrati nella storia viola stasera (e non che servisse la Hall of fame per ricordarcelo per carità, ma rinfrescare la memoria fa bene) stanno ad indicare che stagioni altalenanti come quelle attuali non possono cancellare quei bellissimi momenti che diventano lo stimolo e la spinta per viverne altri.
Significative anche le parole del vicepresidente Salica chiamato sul palco a premiare Sandro Mencucci "A buon rendere" gli dice perché quel sapore di vittoria avuto dal presidente della Fiorentina Women's lo possa presto assaporare anche il dirigente della squadra maschile. Allora sì la festa sarebbe completa ma in attesa di tempi migliori applaudiamo e ammiriamo ancora una volta i campioni del passato e la Fiorentina Women's.