LA DOPPIA FACCIA DELLA FIORENTINA
La Fiorentina è come un doppiogiochista, ha una doppia faccia. La squadra di Vincenzo Italiano ha ormai abituato a far vedere ai propri tifosi sprazzi del cosiddetto "calcio totale" alternati a momenti di black out. In queste tre partite ci sono state entrambe le versioni della squadra Viola. Contro il Genoa la squadra di Biraghi e compagni ha giocato una partita perfetta: cinica, spettacolare, compatta e con un ritmo alto. 4-1 a Marassi e a Firenze i cuori dei tifosi iniziano a scaldarsi, gli occhi a brillare e la mente a viaggiare. A distanza di poco meno di una settimana, in occasione della partita di Conference League contro il Rapid Vienna tutto sembra svanito: Grull segna il gol decisivo dagli undici metri, ma ciò che preoccupa di più i tifosi gigliati, non è il risultato, ma la differenza di prestazione rispetto alla vittoria contro il Genoa. Un possesso palla sterile, una squadra spenta e con poche idee, giocatori demotivati e senza fantasia: l'esatto contrario della Fiorentina in Serie A.
Passa qualche altro giorno, fino alla partita di ieri Fiorentina-Lecce, dove i ragazzi di mister Italiano avrebbero potuto far chiarezza su quale fosse la vera faccia della Fiorentina, ma non ci sono riusciti. Un inizio scoppiettante che ha portato alla mente la partita con il Genoa e per tutti i primi 45 minuti aveva coperto le ferite di Vienna. Una volta rientrati in campo dagli spogliatoi però, ecco che riemergono i fantasmi austriaci e la Viola cala drasticamente: i giocatori rientrano stanchi sia mentalmente che fisicamente, la squadra non ha più inventiva, la palla scorre lentamente sul prato del Franchi. Il Lecce forte del calo mentale della Fiorentina riesce a pareggiare una partita che, nel primo tempo, sembrava dover finire in goleada a favore dei gigliati.
Qual è quindi la vera Fiorentina? Un fattore contraddistingue i viola: contro il Genoa 2 tiri in porta, 1 gol subito; contro il Rapid Vienna 1 tiro in porta, 1 gol subito e contro il Lecce 2 tiri in porta, 2 gol subiti. Insomma, la Viola non si può concedere la minima distrazione che viene punita immediatamente e questo, il tecnico, lo ha ribadito anche ieri: "Abbiamo subito un tiro a Genova, un gol. Zero tiri a Vienna, un gol. Due tiri oggi, due gol. Dobbiamo aggiustare questi difetti e questo è ciò che ho visto. Non dobbiamo sopportare il fatto che al minimo errore si prenda gol". Difetti che la Fiorentina si porta dietro ancora dallo scorso anno: in fondo è ormai noto "Se la Fiorentina cala d'intensità diventa vulnerabile".