L'IMPORTANZA DI CHIAMARSI CORVINO
Con il passare dei giorni l'argomento centrale nei pensieri del tifoso viola non puo' che essere rivolto al mercato. Il periodo per molti versi più amato e temuto dagli amnti del calcio, specie se il colore di appartenenza è quello viola. Dopo tante stagioni vissute da protagonisti, anche nel periodo estivo, gli ultimi due anni hanno portato in dote una certa diffidenza anche nei confronti di chi, come Pantaleo Corvino, era considerato senza mezzi termini il 'deus ex machina delle trattative'.
Entrando in argomento diventa impossibile dimenticare la stagione del grande investimento, in cui al Franchi sbarcarono in solo colpo Gilardino, Vargas, Felipe Melo e un'allora giovanissimo Stevan Jovetic. Altrettanto indimenticabili però sono anche le annate 2009/2010 e 2010/2011, quando gli acquisti di rilievo furono Marchionni (scomparso dopo circa metà stagione), Cristiano Zanetti (ventinove presenze in un anno e mezzo) e la ciliegina Castillo (ceduto a gennaio al Bari). L'anno succesivo il declino del mercato viola fu però ancora più evidente con gli acquisti di D'Agostino (rivalutato solo a fine stagione) e Cerci (giocatore di talento ma ancora da valutare nell'arco di una stagione).
L'estate ormai alle porte reclama dunque un ritorno al passato ovvero a quel Corvino, se adeguatamente foraggiato dalla società, in grado di far fronte a quello che si appresta a divenire l'esodo più imponente degli ultimi anni di storia gigliata con i Della Valle al comando. L'abilità del ds viola sarà infatti quella di risolvere al più presto le questioni interne ancora irrisolte, vedi Montilivo, Gilardino, Mutu, Frey e in parte Vargas, per poi andare a pescare sulla piazza valide alternative per non rischiare di indebolire una rosa nel complesso di buona qualità.
La sfida più ardua sarà però trovare giocatori non solo convincenti, ma anche e soprattutto convinti di voler far parte di un club la cui aspirazione è quella di veleggiare nei piani alti del calcio italiano; cosa che negli ultimi anni ha comiciato ad essere il problema principale di questa Fiorentina nell'era post Prandelli.