JOVETIC? "SPERO" DI POTERLO ALLENARE, CERCI DA VALUTARE
E' il giorno della presentazione di Vincenzo Montella, nuovo allenatore viola. Ecco le sue prime parole: "Sono entusiasta, sono felice di arrivare in una piazza così calda. Calcisticamente poi sono cresciuto vicino a Firenze, ad Empoli, e ringrazio tutti. I tifosi, i Della Valle, il direttore Pradè, davvero tutti. So che il mio nome è stato accolto bene dalla piazza, sono felice. Perchè Firenze? Perchè hanno fiducia in me, hanno voglia di riappropriarsi di qualcosa che gli appartiene. C'è grande entusiasmo, voglia di fare, di crescere...come ce l'ho io. Firenze è una grande città, merita il meglio".
Il colloquio con Jovetic: "Jovetic è un giocatore incredibile, un "top", di prima fascia, mi ha sempre impressionato. Mi auguro di allenarlo, "spero" di allenarlo. Parlerò con lui e mi piace parlare di persona, le informazioni che prendo mi piace prenderle viso a viso. Voglio sapere se Jovetic ha voglia di rimanere, se è motivato, spero proprio di poterlo allenare."
Sull'entusiasmo: "La società mi ha chiesto di riapprorpiarci dei nostri tifosi, di trasmettere entusiasmo, però tocca a noi. Firenze non è una piazza facile, ma ne sono consapevole, Credo di sapere cosa vuol dire allenare a Firenze. Spero che anche i tifosi abbiano voglia di riconquistare la squadra, di ritrovare identità, abbiamo bisogno di giocatori e tifosi che dimostrino il senso d'appartenenza. Vedrete che se la gente vedranno in campo i valori che ho detto, torneranno a riempire lo stadio."
Sul valore personale di Montella: "Non mi piace parlare di me stesso. Certo se mi hanno affidato la panchina della Roma, poi del Catania, qualcosa avrò dimostrato. Però c'è tanto da fare, anche a livello personale."
Sul ritiro: "I primi due giorni faremo i test d'idoneità, poi una settimana a Firenze perchè non è giusto stare tanto senza allenarsi (la Fiorentina è in "ferie" dal 13 maggio! ndr.), e poi dal 16 luglio in altura (a Moena ndr.). Sullo staff, è in fase di ultimazione, la società ha accettato alcune mie scelte, saremo in tanti..."
Sull'attaccante che verrà: "Se è meglio un attaccante grosso, o di movimento non saprei dirlo: Io vorrei un attaccante che facesse gol. Come avete visto gol lo può fare anche uno come Di Natale che è alto 1,65... A proposito, sono felicissimo del gol di Totò con l'Italia. E' un amico, sono davvero contento".
Sugli allenamenti aperti ai tifosi: "E' una possibilità, anche se dovrà succedere lontano dai campini perchè non c'è l'agibilità. Io preferisco lavorare a porte chiuse, si lavora meglio, con maggior profitto. Comunque a volte è importante anche lavorare tra la gente, non lo nego, sentire il calore... Vediamo, studieremo qualcosa..."
Sul contratto (due anni con opzione del terzo...) e gli obiettivi stagionali: "L'obiettivo è di riportare la Fiorentina alle posizioni che le competono, vogliamo arrivare un gradino dietro alle squadre che hanno un budget superiore al nostro. Sarà fondamentale arrivarci attraverso le caratteristiche tipiche di Firenze e dei fiorentini: spirito d'appartenenza, nel gioco, attaccamento alla maglia..."
Sulle priorità: "Vedere le motivazioni dei giocatori, vedere come si stanno preparando alla nuova stagione. Per i reparti, sui rinforzi, vediamo. Se Firenze per me è un rischio? Dovunque c'è rischio, il piacere e le gratificazioni saranno sicuramente superiori. Ho imparato da tanti allenatori, Spalletti, Mazzarri... L'importante è essere se stessi, dare una propria impronta."
Sul modulo: "Non è tanto importante il modulo, quanto l'intenzione. Certo sono importanti anche le posizioni: ad esempio Jovetic...nel 4-3-3 forse non sarebbe a suo agio. Dietro ad un atttaccante di certe caratteristiche (quindi un 4-4-1-1 ndr.) invece credo possa rendere al meglio."
Sul mercato: "Barrientos e Lodi? Ci sono tanti giocatori interessanti nel mercato, però sono decisioni che vanno prese globalmente, tutti insieme. Comunque la societa' non deve avere fretta, ho imparato che le squadre complete si possono avere anche ad agosto, anche se un allenatore vorrebbe i giocatori prima possibile. Se ho parlato con i Della Valle? Ci sono cose che non si possono dire... (ride, ndr)"
Su Cerci ed il problema portiere: "Su Cerci dico che a volte il talento non basta, servono anche altre cose. Cerci ha qualità, ma lo devo valutare, fono ad oggi non è riuscito ad esprimere tante sue doti. Devo parlare anche con lui, voglio aspettare. Per il portiere lo stesso discorso: voglio parlare con Neto e capire le sue idee".