IN BILICO
Gomez-Jovetic, Jovetic-Gomez, Gomez-Jovetic e Jovetic-Gomez. Probabilmente, anche in casa Fiorentina, il tormentone comincia a stancare. Soprattutto chi sull'affare con il Bayern Monaco c'ha lavorato sottotraccia, sperando di arrivare poi all'ufficialità di un colpo che nessuno si sarebbe nemmeno potuto immaginare. Eppure, checchè dalla Germania rilancino l'imminente viaggio in Italia di Gomez, non sembrano profilarsi per il momento sblocchi importanti.
Perchè la Juventus, che oggi accoglie Tevez, adesso ha meno fretta, e perchè comunque in casa viola sul fronte del nodo principale del mercato (quello della cessione di JoJo, ad oggi ricercato ufficialmente solo dalla Juve) non sembra essere cambiato nulla. O trenta milioni o non se ne fa di niente. E se, allora, da un lato l'unica soluzione in tempi brevi sarebbe quella di anticipare i soldi che il Bayern chiede per Gomez (almeno 18 milioni di euro) dall'altro il rischio che le due vicende restino ancora bloccate è parecchio alto.
Per questo motivo anche le altre operazioni del mercato viola sembrano per lo meno congelate. Dal portiere ai centrocampisti, Pradè e Macia non possono affondare i colpi semplicemente perchè le risorse non sono poi così alte (i soldi di Cerci, ad esempio, intanto serviranno a coprire i buchi di bilancio). Ecco perchè su Ambrosini si attende la prossima settimana, e nei confronti di Stankovic qualsiasi discorso per il momento è procrastinato. Ed ecco anche perchè i viola non stringono nè su Agazzi nè su Ilicic, quest'ultimo peraltro legato anche al rinnovo di Ljajic che non arriva, e del quale si dovrà comunque discutere entro tempi brevi visto che dall'8 luglio la stagione viola ripartirà.